Nel pomeriggio di sabato 4 luglio, nel carcere di Cosenza, un detenuto di nazionalità straniera si è tolto la vita, impiccandosi mentre era nella stanza detentiva. A renderlo noto è noto il Sappe. «Nonostante gli interventi posti in essere, anche attraverso i medici del 118 – affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale – non è stato possibile salvargli la vita. Ricordiamo che ogni anno la polizia penitenziaria salva la vita a oltre mille detenuti che tentano il suicidio. Nell’istituto penitenziario di Cosenza, lo scorso 31 maggio, erano presenti 220 detenuti che sono gestiti da un organico della Polizia penitenziaria insufficiente. Infatti, si registra una carenza di organico in tutti i ruoli, di oltre 30 unita’ di Polizia penitenziaria, posto che a fronte di una previsione di complessive 169 unitaà, che peraltro non rispecchiano le reali esigenze della struttura, ne risultano assegnate solo 139 unita’. Su questa problematica il Sappe, nei giorni scorsi, ha interessato la direzione generale del personale del Dipartimento, per evidenziare che l’organico della struttura penitenziaria cosentina è sottodimensionato. E’ stata chiesta l’adozione di ogni utile iniziativa finalizzata all’adeguamento dell’organico della Polizia penitenziaria della casa circondariale di Cosenza». |