Il 17 febbraio del 2020 l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha inviato l’ultima, di una serie lunghissima, di comunicazioni formali che negli ultimi anni rappresentavano alla Struttura Territoriale Calabria di Anas Spa i disagi ma, soprattutto, i pericoli che avrebbe potuto comportare l’esecuzione dei lavori e, quindi, l’installazione di un impianto semaforico sulla S.S.106 in Contrada Toscano nel comune di Corigliano Rossano. In quest’ultima comunicazione l’Associazione scriveva testualmente che, in caso l’Anas Spa avesse autorizzato i lavori tra giugno ed agosto, saremmo stati costretti “a presentare un Esposto alla Procura della Repubblica di Castrovillari in ordine alle eventuali criticità dovute alla congestione della strada Statale 106 in ordine alle specificità esistenti nel territorio e da sempre rappresentate ai diversi Dirigenti dell’Anas Spa Calabria”. Così è accaduto che l’Anas Spa nei giorni scorsi ha installato un semaforo sulla S.S.106 proprio a ridosso della rotonda di nuova realizzazione a Zolfara; che proprio nei giorni scorsi, per poco, non è stato investito un anziano e poi anche una coppia di ragazzini; che venerdì pomeriggio per superare il semaforo il sottoscritto, così come altri, ha impiegato oltre un’ora tanto era lunga la fila di auto che, ovviamente, insisteva nell’area abitata di Contrada Toscano. Lunedì prossimo, puntuale come un orologio svizzero, l’Associazione presenterà un Esposto in autotutela alla Procura della Repubblica di Castrovillari: contro l’Anas Spa che ha autorizzato i lavori nonostante gli avvisi formali reiterati negli ultimi anni e, quindi, non ascoltati; e contro il Comune di Corigliano Rossano poiché quel tratto di strada, loro malgrado, è di competenza comunale (e non ci risulta ad oggi che il Sindaco, per ragioni di sicurezza, abbia emesso un’ordinanza per bloccare quel pericolo che andrà ad aumentare dopo il 18 luglio con l’apertura dell’Acqua Park, il più grande parco acquatico del Sud Italia). È evidente, quindi, che si auspica non possa accadere nulla ma, semmai dovesse accadere una qualsiasi cosa in quel punto della S.S.106, l’Associazione si costituirà parte civile in un processo contro l’Anas Spa ed il Comune di Corigliano Rossano. Il primo ha, infatti, deciso di avviare i lavori provocando disagi e, purtroppo, gravi pericoli. Il secondo ha subito la scelta su un tratto di strada di sua competenza senza neanche fiatare. Giova però ricordare, per non dimenticare, che i Dirigenti dell’Anas Spa oggi a Catanzaro che hanno assunto questa scelta che provoca disagi ai cittadini automobilisti e gravi pericoli per tutti sono l’Ing. Francesco Caporaso Responsabile della Struttura Territoriale Calabria dell’Anas Spa e l’Ing. Silvio Cananella Responsabile delle Nuove Opere. Bene. Anzi, no! Malissimo. Perché questi sono gli stessi dirigenti di cui l’Associazione chiede la rimozione per maniFesta e conclamata incapacità nell’indifferenza totale della classe politica parlamentare calabrese tutta del Partito Democratico e del Movimento Cinque Stelle oggi al Governo. Giova ricordarlo, perché è importante che i cittadini ricordino bene, che l’Associazione ha dimostrato che questi dirigenti hanno bloccato decine e decine di interventi previsti sulla Statale 106; che hanno cancellato diversi interventi di messa in sicurezza previsti e concordati da anni con le amministrazioni comunali; che oggi creano disagi e pericoli che in Calabria sulla Statale 106 non si vedevano da anni e che nessun parlamentare del Partito Democratico o del M5S oggi al Governo si è mai posto il problema di chiedere al Ministro delle Infrastrutture oppure alla Direzione Generale di Anas Spa di rimuoverli senza se e senza ma il prima possibile. Ai tanti cittadini che negli ultimi giorni ci hanno scritto e continuano a scriverci chiedendoci “ma come è possibile” stiamo appunto rispondendo raccontando loro la verità circostanziando. Responsabilità dei Dirigenti di Anas Spa in Calabria alla pari di quelle della politica e del PD e del M5S in particolare. A buon rendere…
Fabio Pugliese Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”
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