Anche nella città di Cosenza, nella Sala Convegno della caserma “Domenico Fazio”, alla presenza del Prefetto Vicario di Cosenza, Dott.ssa Franca Tancredi, con una cerimonia improntata nel rispetto delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria da Covid-19, si è celebrato, nella mattinata di ieri 23 giugno, il 246° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza, le cui origini risalgono al lontano 1774, anno di fondazione del Corpo come “Legione Truppe Leggere”.
Nella ricorrenza, il Comandante Provinciale, Colonnello Danilo Nastasi, nel sottolineare l’elevato valore simbolico dell’evento, ha voluto ringraziare tutti i Comandanti dei Reparti dipendenti per il fattivo contributo fornito, esortandoli a proseguire nel lavoro quotidiano con determinazione, impegno e dedizione, per contribuire ad assicurare le migliori condizioni di piena legalità economico – finanziaria, a tutela dei cittadini e del libero e ordinato svolgersi delle loro attività. Un saluto particolare è stato rivolto agli appartenenti all’Associazione Nazionale dei Finanzieri d’Italia, memoria storica e testimoni della tradizione e dei valori che da sempre informano lo spirito di ciascun Finanziere. È seguita, quindi, la lettura del messaggio augurale formulato per l’occasione dal Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale del Corpo, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana, rivolto a tutte le Fiamme Gialle d’Italia. Dal 1° gennaio 2019 i Finanzieri cosentini hanno conseguito i seguenti principali risultati:
– 5 MILIONI DI EURO IL VALORE DEI BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA. OLTRE 138 MILIONI IL VALORE DEI BENI PROPOSTI PER IL SEQUESTRO. – 71 PERSONE DENUNCIATE, DI CUI 4 FINITE IN MANETTE, PER AVER DISTRATTO PATRIMONI PER OLTRE 45 MILIONI DI EURO. – 24 LE SOCIETÀ “CARTIERE” O “FANTASMA” UTILIZZATE PER FRODI CAROSELLO O INDEBITE COMPENSAZIONI PER OLTRE 28 MILIONI DI EURO. – SCOPERTI 91 CASI DI INDEBITA PERCEZIONE DEL REDDITO DI CITTADINANZA. – 160 KG DI SOSTANZE STUPEFACENTI SEQUESTRATI, ARRESTATI 12 RESPONSABILI.
BILANCIO OPERATIVO DAL 1° GENNAIO 2019
Nel corso dell’ultimo anno e mezzo, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale Cosenza hanno eseguito 11.992 interventi operativi e 3.596 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale.
LOTTA ALL’EVASIONE ED ALLE FRODI FISCALI
Anche la Guardia di Finanza cosentina, in linea con le direttive impartite dall’Organo di vertice del Corpo, ha concentrato l’attenzione operativa verso le ipotesi più gravi e insidiose di frode nonché nei confronti dell’economia sommersa, attraverso accurate analisi di rischio finalizzate a disvelare e sradicare i fenomeni più pericolosi.
Individuati 66 evasori totali, che hanno complessivamente sottratto a tassazione 3,8 milioni di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 165 datori di lavori per aver impiegato 734 lavoratori in “nero” o irregolari.
24 i casi di società “cartiere” o “fantasma”, create ad hoc per la realizzazione di frodi all’IVA o indebite compensazioni per oltre 28 milioni di euro; un vero e proprio sodalizio criminale in grado di minare la concorrenza tra le imprese sane del territorio.
23 gli interventi nel settore delle accise, che hanno portato al sequestro di oltre 21,6 tonnellate di litri di carburante consumato in frode e un’evasione dell’IVA di oltre 8,2 milioni di euro.
Nel settore dei giochi e delle scommesse illegali, sono stati eseguiti controlli di natura amministrativa, in forma autonoma o in maniera congiunta, nel più ampio quadro dei “piani coordinati del controllo”, in collaborazione con la locale agenzia delle Dogane e dei Monopoli e nell’ambito dei “piani operativi di controllo interforze”, coordinati dalla Prefettura di Cosenza. 178 i controlli eseguiti, che hanno permesso di riscontrare 79 violazioni rilevate e sequestrare 48 apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento e 36 punti clandestini di raccolta scommesse.
Interventi sempre più mirati per contrastare le violazioni fiscali: 416 in tutto, tra verifiche e controlli, avviati nei confronti delle persone e delle imprese considerate maggiormente a rischio di evasione fiscale.
79 i responsabili denunciati per reati fiscali, principalmente per l’emissione di fatture false, la dichiarazione fraudolenta, l’occultamento di documentazione contabile, uno dei quali tratto in arresto. 73 le indagini delegate dalla Magistratura. Circa 10 milioni di euro le proposte di sequestro avanzate; 3,1 milioni di euro il valore delle disponibilità patrimoniali e finanziarie sequestrate.
Altra fenomenologia illecita contro cui, dopo l’evasione, il Corpo riversa le proprie migliori risorse investigative è la corruzione, campo nel quale, sempre nell’ultimo anno e mezzo, la Guardia di Finanza di Cosenza ha denunciato 126 persone, di cui 6 in stato di arresto.
Il valore degli appalti in cui sono state riscontrate irregolarità è stato di oltre 6,4 milioni di euro; contestualmente, l’ammontare complessivo delle gare sottoposte a controllo si è attestato ad oltre 30 milioni di euro: il che si traduce nel 20% di irregolarità nell’aggiudicazione delle gare oggetto di indagine.
Alla corruzione spesso si affianca il danno erariale: nell’ultimo anno e mezzo, le Fiamme Gialle cosentine hanno segnalato condotte illecite alla Magistratura contabile per oltre 18,4 milioni di euro a carico di 52 soggetti.
Le frodi scoperte in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a circa 6 milioni di euro, mentre si attestano ad oltre 4,4 milioni di euro quelle nel settore della spesa previdenziali e sanitaria. I soggetti nel complesso denunciati sono stati 656, con l’esecuzione di 1.053 interventi a tutela dei principali flussi di spesa pubblica.
Proseguendo in ambito sanitario, ci sono poi i “i furbetti del ticket”, settore nel quale i controlli mirati hanno fatto emergere tassi di irregolarità pari al 90% dei casi, tutte persone controllate che hanno richiesto cure gratuite in ospedali pubblici o in altre strutture private convenzionate senza averne diritto.
Altro settore particolarmente a rischio è quello degli aiuti economici e servizi sociali di assistenza spettanti ai cittadini che versano in particolari e delicate condizioni economiche e sociali. I risultati ottenuti sono stati significativi: il 27% dei controlli svolti ha evidenziato irregolarità.
Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, all’indomani dell’introduzione del “reddito di cittadinanza”, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del beneficio, a tutela di coloro che hanno reale necessità di usufruire del sussidio. Gli interventi eseguiti hanno consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria 91 soggetti, i quali, contestualmente, sono stati segnalati all’I.N.P.S. per il recupero del beneficio indebitamente fruito ovvero richiesto e non ancora riscosso.
Le indagini patrimoniali, volte a sottrarre le risorse finanziarie e patrimoniali dalle quali le consorterie criminali traggono sostento, hanno portato alla proposta di sequestro e confisca di beni e valori per oltre 143 milioni di euro.
Il valore del riciclaggio accertato, nell’ultimo anno e mezzo, si è attestato attorno a 523 mila euro. 16 le persone denunciate per riciclaggio e autoriciclaggio, di cui 4 in stato d’arresto.
74 i controlli preventivi nei confronti dei money transfer. Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari, sono state denunciate 71 persone
responsabili, 4 dei quali finiti in manette, per aver distratto patrimoni di oltre 45 milioni di euro. È continuata incessante anche la collaborazione istituzionale con l’Autorità Prefettizia, quale
fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale.
Complessivamente, sono stati eseguiti 1.700 accertamenti, a seguito di richieste pervenute dal Prefetto di Cosenza, la maggior parte dei quali riferite alle verifiche funzionali a rilascio della documentazione antimafia.
In tema di sicurezza prodotti, di contrasto alla contraffazione, falso made in Italy e lotta all’illecito sfruttamento economico delle opere prodotte dal diritto d’autore, i Reparti operativi della Provincia di Cosenza hanno eseguito 185 interventi e sequestrato oltre 900 mila di prodotti contraffatti, con falsa indicazione “made in Italy” o non sicuri.
La contraffazione non ha risparmiato alcun settore: ne sono testimonianza le banconote, le monete, i titoli, i certificati e i valori bollati falsi sequestrati dal 1° gennaio 2019, per un valore complessivo di oltre 50 mila euro.
È proseguita l’azione a contrasto dei traffici di droga. Oltre 160 kg di stupefacenti sequestrati dal 2019 ad oggi, 70 i responsabili denunciati, di cui 12 in stato di arresto.
Nel corso del 2019 e dei primi 5 mesi del 2020, gli interventi effettuati dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) – composto da militari altamente specializzati in grado di operare in ambiente montano, ipogeo, impervio e non antropizzato, e di unità cinofile da soccorso – sono stati 24 ed hanno permesso di portare in salvo 14 persone.
Particolarmente importante e rilevante è stata l’attività di soccorso prestata dai militari del SAGF di Cosenza in Albania, colpita da un forte evento sismico.
BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI EMERGENZA DA COVID-19
A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, anche il Comando Provinciale di Cosenza è stato fortemente impegnato nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e beni utili a fronteggiare la crisi sanitaria e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.
Nei primi mesi del 2020, per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, in relazione alle misure di contenimento per il diffondersi del virus Covid-19, per i reati di contraffazione e frode in commercio nonché per violazioni alle norme in tema di sicurezza prodotti, sono stati denunciati 83 soggetti. Constatate sanzioni amministrative in 343 casi e sottoposti a sequestro circa 5.000 mascherine e dispositivi di protezione individuale, oltre 3.700 confezioni e litri di igienizzanti (venduti come disinfettanti).
Sono state sviluppate, poi, attività a contrasto di manovre speculative commesse approfittando dell’aumento della richiesta di taluni beni. In tale ambito, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria 10 soggetti per il reato di manovre speculative su merci, sequestrati oltre 861 beni, alcuni dei quali commercializzati al pubblico con ricarichi di prezzi che andavano dal 500 al 3.000% rispetto al prezzo di acquisto.
Nel complesso, durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19, che ha interessato l’intero territorio nazionale, la Guardia di Finanza, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha assicurato l’attuazione delle misure di contenimento del contagio, attraverso l’impiego giornaliero di circa 80 militari. |