In queste ore, in tema di rifiuti, ci sono decisioni importanti da prende in merito ai siti dove allocare il secondo impianto di trattamento della provincia di Cosenza (ecodistretto) e all’individualizzazione dei siti per gli impianti di smaltimento, ovvero le discariche di servizio. Mentre la Calabria è sempre più stretta nella morsa dell’annosa “emergenza rifiuti”, si cerca di strumentalizzare la questione tentando di attribuire responsabilità a carico di chi, queste responsabilità, non le ha, anzi le subisce. Da anni ribadiamo che, attualmente, vista la struttura delle ARO, le colpe non possono essere fatte ricadere sui sindaci che non hanno alcun ruolo in tal senso e che poco o nulla possono fare avverso le inefficienze derivanti dall’avvicendarsi di commissariamenti e contro la gestione – pessima- dei Presidenti della Giunta Regionale che si sono susseguiti negli ultimi anni e che hanno dimostrato di non riuscire a trovare una soluzione. Non ci stancheremo mai di ribadire che la Regione Calabria non può continuare a gestire l’emergenza rifiuti con soluzioni inidonee in termini di tutela ambientale, scegliendo la via più comoda con un beneficio solo a breve termine: serve una soluzione sostenibile nel lungo periodo nel tentativo di superare questa vulnerabilità della nostra regione di cui, ad oggi, a pagarne le spese sono, sempre e in ogni caso, le cittadine e i cittadini calabresi. Vista l’entità dell’emergenza, non possiamo più continuare a pensare e ad agire come in passato : la Regione deve rivedere il PGR abbandonando definitivamente quei sistemi di smaltimento obsoleti a favore dell’utilizzo di impianti di selezione che puntino alla strategia delle 4R, Riduzione, Riuso, Raccolta differenziata e Recupero, con impianti a freddo, della materia differenziata. Da anni ribadiamo vibratamente che adottando simili misure le discariche e l’allocazione di ulteriori impianti non avrebbe motivo di esistere se non in modalità tali da non apportare danni all’ambiente e conseguentemente alle cittadine e ai cittadini. In quest’ottica, riteniamo che l’ipotesi di attivare un sovrabbanco nella discarica di Bucita, sia non solo remota oltre che di impossibile realizzazione ma un’ulteriore scelta, come quelle fatte fino a ad oggi, che non ha in mente la sostenibilità. Anche il sindaco della città di Corigliano-Rossano - un sindaco che non a caso abbiamo sostenuto in quanto in tema di rifiuti ha sempre avuto le idee chiare – in relazione a questa fantascientifica ipotesi, ha fatto chiarezza ricordando che Bucita oggi è oggetto di caratterizzazione e bonifica, precisando che in merito” non c’è alcuna altra possibilità” al quale chiediamo di non cedere a irresponsabili strumentalizzazioni, continuando a battersi per evitare qualsiasi piano di ampliamento o sovrabbanco dell’esaurita discarica di Bucita. Diversamente si renderebbero vane le battaglie fatte contro lo sversamento di rifiuti non autorizzati a Bucita che, come noto, dal 2009 è stato chiuso per disastro ambientale plurimo. Auspichiamo che la Regione Calabria, provveda a mettere in campo azioni volte a trovare una vera soluzione, tenendo conto della sostenibilità ambientale, della tutela della salute e delle notevoli potenzialità in termini di sviluppo occupazionale, anche vista l’entità dei fondi attualmente a disposizione. Questa volta non ci sono scuse: questa crisi non può essere sprecata, è l’occasione per balzare in avanti e non per fare passi in dietro. Indipendentemente dalle decisioni che verranno prese, noi, come Verdi al fianco di questa amministrazione, saremo schierati dalla parte delle cittadine e dei cittadini in difesa di questo territorio che, in tema di rifiuti, di rispetto ambientale, negli anni, ne ha visto ben poco.
Verdi –Europa Verde
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