La mancanza di personale dei Dispositivi di Protezione Individuale sono lo scoglio importante su cui il servizio ambulatoriale di visita ai pazienti sta avendo difficoltà di ripresa delle normali attività. Questi problemi, già gravi, peggioreranno con l’arrivo dell’estate dove, il poco personale, dovrà pur prendere le meritate ferie. Allora facciamo il punto sugli Ambulatori Distrettuali e sugli Ambulatori Ospedalieri (quelli di Reparto). Il Direttore Sanitario dei Polimbulatori di Territorio Dr Franco Di Leone, ci evidenzia che gli ambulatori hanno riaperto e, come indicato dalla circolare della ASP, si sta procedendo prima alla visita di coloro che avevano prenotato durante il periodo di Lockdown e poi, man mano, si avvieranno le visite di tutti gli altri, probabilmente a partire dalla prima decade di Luglio. Il Dr Di Leone espone comunque la necessità di avere la massima disponibilità di DPI per la protezione dell’operatore sanitario e del paziente e si sta prodigando per dare le giuste informazioni per le prenotazioni mediante operatori della protezione civile dislocati presso gli uffici del CUP. Diversa è la situazione degli ambulatori ospedalieri gestiti dai vari reparti. Qui non si è ancora partiti, come evidenzia il direttore ospedaliero Dr Cirone in quanto, la mancanza di personale (oltre che di DPI) , si fa ancor più sentire dato che i medici ed infermieri operano su due fronti: reparto ed ambulatorio. Come detto l’arrivo delle ferie acuirà il tutto. Le carenze più preoccupanti riguardano pediatria e anestesia. Fratelli d’Italia aveva già evidenziato questa mancanza di riscorse umane, di materiale DPI e di macchinari e di come ciò faccia a pugni con la voglia di spendere centinaia di milioni di euro per nuovi ospedali, o nuovo cemento che dir si voglia. Al giorno d’oggi la mancanza di un mammografo, rotto da febbraio, e di un ecografo nell’unità operativa di di ginecologia preventiva fermo al palo dall’estate 2017, è di gran lunga più importante ed urgente, per la sua importanza preventiva, che non pensare e far illudere su future e fantomatiche colate di cemento. La mancanza dei macchinari costringe i pazienti a rivolgersi altrove con danni economici facilmente calcolabili. In guerra non si può andare senza soldati ed è ciò che manca .. allora perché si parla di nuovi ospedali? Da oltre 10 anni la sanità calabrese è commissariata e si focalizza sui vari conticini per cui si inseguono i problemi invece di anticiparli. Questa fase di commissariamento, che tanti danni sta creando in Calabria, dovrebbe finire a novembre ma si chiede con forza di avviare fin da adesso i passi necessari per una forte riorganizzazione sanitaria calabrese onde evitare i grandi disagi ai pazienti oltre i famosi viaggi della speranza. Fratelli d’Italia si appella al nuovo commissario straordinario dell’ASP di Cosenza Simonetta Cinzia Bettelini affinché avvii subito azioni concrete per risolvere questi atavici grandi problemi di carenza di medici, infermieri, macchinari ecc e di focalizzare tutte le risorse economiche a disposizione affinché si diano risposte concrete, adeguate e rapide per la massima garanzia della salute dei cittadini, espletando tutti i concorsi necessari evitando che, la sanità privata, faccia da padrone in questo territorio.
Ufficio Stampa Fratelli d’Italia (circolo V.Gangale)
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