Qualità della vita, economia, occupazione, sociale e ambiente. Si aggiunge un nuovo tassello nell’elenco delle buone pratiche amministrative avviate dall’Esecutivo GAGLIARDI nella gestione autonoma del ciclo integrato dei rifiuti. È partito, infatti, anche il progetto della lombricoltura. Anche la frazione umida, adesso, viene trattenuta e valorizzata a SARACENA. In discarica andrà solo il 30% dei rifiuti, il secco indifferenziabile. Taglio della spesa, impiego di due unità lavorative, raccolta differenziata al 70% e produzione di compost per l’agricoltura. Ecco gli effetti immediati di questo nuovo record calabrese. Con quest’ultimo importante risultato – dichiara il Sindaco Mario Albino GAGLIARDI – si chiude il ciclo integrato dei rifiuti e giunge a compimento una delle priorità portate avanti con determinazione in questi anni in tema di gestione efficace ed efficiente del rifiuto inteso come risorsa e ricchezza. Con la messa a regime della lombricoltura – prosegue – SARACENA esce definitivamente dal fallimentare sistema regionale e diventa a tutti gli effetti autonoma: i rifiuti prodotti nel nostro territorio – conclude GAGLIARDI – diventano ricchezza a beneficio della comunità. A differenza delle altre frazioni, come carta e cartone o materiale riciclabile come plastica e alluminio, che vengono raccolti una volta a settimana, l’umido, viene direttamente raccolto per 3 volte e trasferito presso l’impianto di lombricoltura che, dopo una prima fase sperimentale attivata dal mese di ottobre 2015, è entrato in pieno regime a decorrere dal 1° maggio scorso. Il sistema della lombricoltura funziona con 6 lettiere. Cinque servono a regolamentare il trattamento della frazione organica; una è da utilizzare in caso di emergenza. Come funziona? I sacchi vengono prelevati presso le utenze domestiche e commerciali; il materiale in essi contenuto una volta depositato viene selezionato mediante strumenti manuali. I rifiuti di natura organica vengono disposti a strati sulle lettiere. Dall’essiccamento al graduale riempimento fino a diventare compost. È, questo, il processo che mediamente dura dai 4 ai 5 mesi. Il compost verrà quindi insaccato e distribuito agli agricoltori, che lo riceveranno gratis per due volte fino al mese di luglio. Quanto si risparmia? È di 32 mila e 600 euro all’anno il risparmio ottenuto dalla mancata consegna dell’umido; se si calcola che vengono pagate due borse lavoro per categorie svantaggiate per un totale di 15 mila euro, il guadagno netto è di 17 mila e 600 euro annui. L’investimento per realizzare l’impianto è stato di 50 mila euro, di cui circa 40 mila ammortizzati con il mancato conferimento in discarica degli ultimi 3 anni; 10 mila dalla sponsorizzazione di Enel Green Power. Il tasso variabile di raccolta differenziata attivata nel 2008 per il Paese del Moscato Passito si attesta intorno al 65-70%. Saracena, produce, infatti, mediamente 1300 tonnellate di rifiuti. 900 vengono trattate e valorizzate a Saracena; solo 400 vengono conferiti in siti diversi.
(Fonte MONTESANTO Sas Comunicazione & Lobbying). |