Io sottoscritto Francesco Cicciù, con la presente COMUNICO ai sensi e per gli effetti del vigente Regolamento del Consiglio Comunale, il distacco dal gruppo Consiliare di Maggioranza “l’Alternativa“, con la conseguente costituzione di un gruppo autonomo, e continuando ad esercitare la carica di Consigliere Comunale per cui è stato eletto. In premessa ricordo a tutti che già nell’ottobre scorso, appena rientrato il Sindaco e dopo una difficile estate, durante la quale mi sono sobbarcato l’onere della gestione di tutte le problematiche dei numerosi turisti presenti, presentai la lettera di dimissioni da Vice Sindaco con il chiaro intento di avviare una riflessione politica importante che riuscisse a dare un nuovo assetto alla compagine amministrativa che fino a quel momento mostrava evidenti criticità. Non fu una scelta facile e non vi furono dietrologie dietro la stessa se non il sincero attaccamento alle sorti del proprio paese. In quella stessa lettera evidenziavo l’estrema gravità nella quale si trovavano i servizi essenziali, la notevole carenza di Risorse umane e la conseguente estrema difficoltà di mettere in atto procedimenti amministrativi che riuscissero a dare risposte adeguate alla cittadinanza. La riflessione politica che io invocavo purtroppo non ci è stata. Non c’è stato neppure il rilancio, tanto auspicato, dell’azione politica. Nel corso di questi ultimi 8 mesi, per molti versi, le cose sono peggiorate e oggi non posso che ribellarmi alla politica dell’IMMOBILISMO. Tutte le mie successive e continue sollecitazioni (e non solo mie) tendenti a rimodulare la squadra e le strategie amministrative per dare risposte adeguate ai cittadini, sono rimaste “appese“ per lungo tempo (fino ad oggi) ad un consenso di facciata, ma senza riscontro in concreti provvedimenti che rimettessero in moto la macchina amministrativa in maniera consona alla inarrestabile progressiva gravità delle situazione. A dare un ulteriore colpo alla già difficile situazione è arrivata la tragedia mondiale del Covid-19, che, se da una parte ha risparmiato la vita dei nostri concittadini, sappiamo bene che ci sottoporrà ad ulteriori e aumentate difficoltà nel lavoro che manca, nello sviluppo che tarda e ingigantirà lo spettro della desertificazione verso la quale molti piccoli centri abitati ci hanno preceduti negli anni. Io ho sempre creduto nel progetto politico dell’Alternativa e continuo a crederci, ma oggi rilevo che non ci sono più le condizioni, perché è diventato non più differibile un cambiamento da tutti e lungamente atteso. Serve uno scatto di orgoglio da parte di tutti noi, coinvolgendo - per come sarà possibile - più soggetti, oltre le forze politiche, come le associazioni/movimenti, i professionisti e tutte le agenzie educative del territorio. Chiunque possa dare un contributo a un filando concreto, a una rinascita. Non ci sarà un momento migliore per mettere da parte antiche divisioni storiche che non hanno più senso di esistere di fronte alla consapevolezza di stare tutti nella stessa barca, in mezzo alla stessa tempesta e che l’unica via di salvezza è una ritrovata unità d’intenti nella ricerca disinteressata del bene comune. Io penso che sia davvero venuto il momento di dare un segnale forte e straordinario per il bene del nostro paese. Il mio non vuole essere un atto di sfiducia verso il gruppo L’Alternativa ma un atto propositivo. Non vi è nulla di personale dietro questa scelta. Nessun attaccamento alla “poltrona“... per mia scelta non ricopro più le funzioni di Vice Sindaco e Assessore. I pennacchi non fanno parte del mio modo di essere, io credo fermamente che RIVOLUZIONANDO si possa ridare slancio all’azione politica. Mettendo le capacità giuste al posto giusto. Siamo chiamati a scegliere se vogliamo uscire da questa crisi peggiori di come ci siamo entrati o migliori per poter finalmente iniziare a darci - insieme -un nuovo futuro. Concludo con le parole del Presidente Mattarella di ieri, in occasione del 2 Giugno e che rispondono alla domanda di quale sia l’Italia che oggi vogliamo decidere di essere: “... Non si tratta di immaginare di sospendere o annullare la normale dialettica politica. La democrazia vive e si alimenta di confronto tra posizioni diverse. Ma c’è qualcosa che viene prima della politica e che segna il suo limite. Qualcosa che non è disponibile per nessuna maggioranza e per nessuna opposizione: l’unità morale, la condivisione di un unico destino. il sentirsi responsabili l’uno dell’altro. Una generazione con l’altra. Un territorio con l’altro. Un ambiente sociale con l’altro. Tutti parte di una stessa storia. Di uno stesso Popolo. Mi permetto di invitare, ancora una volta, a trovare le tante ragioni di uno sforzo comune, che non attenua le differenze di posizione politica nella diversità dei moli istituzionali Siamo tutti chiamati a un impegno comune contro un gravissimo pericolo che ha investito la nostra Italia sul piano della Salute economico e sociale Questo sentimento profondo, che avverto nei nostri concittadini, esige rispetto, serietà, rigore, senso della misura e attaccamento alle istituzioni. e lo richiede a tutti, tanto più a chi ha maggiori responsabilità. Non soltanto a livello politico. Siamo chiamati a scelte impegnative...“ Credo di essere stato abbastanza chiaro nel motivare la decisione di costituire un gruppo autonomo in seno al Consiglio Comunale e solo qualora anche questo ulteriore gesto dovesse rivelarsi infruttuoso, ritengo che sarebbe gesto di dignità dimettersi e lasciare ad altri il governo della Città.
Con osservanza. Cariati li 03.06.2020 In fede Il Consigliere Comunale Avv. Francesco Cicciù
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