Il Bando della Camera di Commercio di Cosenza che destina contributi alle micro e piccole imprese agroalimentari della provincia di Cosenza che maniFestano interesse ad aderire ai sistemi di certificazione delle produzioni DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta) è un ottimo investimento a favore di queste produzioni agroalimentari che coniugano qualità e territorio e che hanno dentro saperi, sapori e profumi di Calabria”. Questo quanto dichiara Franco Aceto, Presidente della Coldiretti Calabria, nel commentare la positività di questo bando che rappresenta uno stimolo ad aderire ai sistemi di certificazione. L’obiettivo di accompagnare e sostenere lo sviluppo conquistando anche nuove fette di mercato e connettendo in misura sempre maggiore i marchi DOP e IGP è anche la nostra sfida cioè – aggiunge - tenere insieme la qualità dei prodotti e dei processi, certificati da un disciplinare di produzione con la storia, la cultura, la tradizione del territorio che lo esprime. La distintività dei prodotti agricoli, anche attraverso i marchi DOP e IGP, è elemento di tutela del cibo, in questo caso calabrese, sul mercato globale e, quindi, allargare la platea delle aziende consente di operare su mercati più ampi e rappresenta anche un’occasione di successo e competitività. Competere con prodotti indifferenziati, anonimi, senza origine e tradizioni ci costringe a misurarsi solo attraverso il prezzo e le nostre imprese non possono reggere il confronto con quelle che operano in Paesi dove i costi di produzione sono estremamente più bassi. Il mercato dei prodotti DOP e IGP – prosegue - negli ultimi anni ha sicuramente aumentato appeal e fatturato, ma gli spazi commerciali sono ancora ampi e quindi i marchi sono un traino importante per tutta l’economia locale che può fruirne direttamente, con i produttori locali e investendo anche in attività connesse al turismo o ai servizi. Questa ulteriore attenzione dell’Ente Camerale bruzio e del suo presidente Klaus Algieri al settore agricolo ed agroalimentare – conclude – giunge in un momento nel quale è fondamentale che gli sforzi delle politiche pubbliche siano orientati all’affermazione delle nostre produzioni di qualità, elemento vincente di contrasto agli effetti negativi del Covid-19”. Entrambe le denominazioni - aggiunge Coldiretti - consentono ai consumatori di conoscere con esattezza le origini e le caratteristiche dei beni che intendono acquistare e sono una garanzia non solo per il cittadino-consumatore, ma anche per il produttore che può tutelare il suo lavoro dalle imitazioni. Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
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