Anche in Calabria partono i test sierologici gratuiti grazie ad un progetto nato d’intesa tra il Ministero della Salute, Istat, Regioni e croce rossa italiana. In Calabria saranno 6.314 i residenti di 93 comuni delle cinque province ad essere selezionati che verranno contattati telefonicamente dai centri regionali della CRI per fissare, in uno dei laboratori selezionati, un appuntamento per il prelievo del sangue che potrà essere eseguito anche a domicilio se il soggetto è fragile o vulnerabile. Le strutture pubbliche individuate dalla Regione sono i laboratori Asp di Reggio Calabria (per 34 comuni), di Microbiologia dell’ospedale di Castrovillari (per 39 comuni) e di Crotone (per 29 comuni). “Al momento del contatto – spiegano dal ministero della Salute – verrà anche chiesto di rispondere a uno specifico questionario predisposto da Istat, in accordo con il Comitato tecnico scientifico”. Alla Regione toccherà di comunicare l’esito dell’esame a ciascun partecipante residente nel territorio, in caso di diagnosi positiva, l’interessato sarà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dal proprio Servizio sanitario regionale o dall’Asl per un tampone naso-faringeo che verifichi l’eventuale stato di contagiosità. La riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell’indagine. A tutti i soggetti che partecipano, sarà assegnato un numero d’identificazione anonimo per l’acquisizione dell’esito del test. Il legame di questo numero d’identificazione con i singoli individui sarà gestito dal gruppo di lavoro dell’indagine e sarà divulgato solo agli enti autorizzati. “Il test verrà eseguito in tutta Italia su un campione di 150mila persone residenti in duemila Comuni, distribuite per sesso, attività e sei classi di età. Gli esiti dell’indagine, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati anche per altri studi scientifici e per l’analisi comparata con altri Paesi europei. Per ottenere risultati affidabili e utili è fondamentale che le persone selezionate per il campione aderiscano. Partecipare, concludono dal ministero – non è obbligatorio, ma conoscere la situazione epidemiologica nel nostro Paese serve a ognuno di noi”. Tra i 93 comuni calabresi coinvolti ci sono anche Acri, Cassano allo Ionio, Cetraro, Cosenza, Diamante, Longobucco, Montalto Uffugo, Praia a Mare, Altomonte, Amantea, Bisignano, Castrovillari, Fuscaldo, Mendicino, Paola, Rende, San Giovanni in Fiore, Scalea, Casali del Manco, Spezzano della Sila, Santa Maria del Cedro, Corigliano-Rossano, San Demetrio Corone, Santa Caterina Albanese, Piane Crati, Mormanno, Marano Marchesato, Luzzi, Guardia Piemontese, Acquappesa, Lappano, Roggiano Gravina e Tortora. |