A mali estremi, estremi rimedi. Ieri il sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, era intervenuto duramente contro i comportamenti incoscienti di alcuni concittadini e stamattina ha trasferito il suo sfogo in un’ordinanza, la n.197. Dentro ci sono le misure che Lo Polito aveva preannunciato ieri mattina in seguito ai comportamenti superficiali, ripresi a tarda sera nel centro cittadino (e non solo) anche dagli organi di Polizia municipale – vicino ad alcuni locali – di tanti giovanissimi non rispettosi dell’importante distanziamento sociale e nell’indossare i dispositivi di protezione individuale, essenziali quando si sta “insieme” per prevenire il contagio da Sars-CoV-2. Per cui non poteva che finire così: con un’ulteriore determinazione restrittiva per sollecitare ancora accortezza e senso di responsabilità che l’emergenza sanitaria in atto pretendono a tutti i costi. Nel provvedimento anti assembramento valido fino al 7 giugno , salvo ulteriori ordinanze di proroga, il primo cittadino, fa presente che da oggi, lunedì 25 maggio, non è consentito l’accesso ai minori, se non accompagnati dai familiari, a parchi, ville, giardini e spazi di ritrovo pubblico, posti sul territorio comunale. Sempre da oggi sarà vietato a chiunque, sostare o svolgere qualunque attività oltre le ore 21, ed è proibito oltre le ore 21,30, sostare, passeggiare o svolgere attività ludiche o ricreative su tutte le strade cittadine. Non vi sono, al contrario, limiti d’orario nelle uscite per motivi di lavoro, di salute o di necessità o per le attività motorie svolte in forma individuale o unitamente ad appartenenti allo stesso nucleo familiare. E’ consentito poi, l’accesso ai locali di pizzeria, ristorazione, pub, trasformazione di prodotti alimentari e dolciari, fino alle ore 22,30, e anche a quelli svolti su aree pubbliche concesse dall’Amministrazione comunale. Queste attività devono svolgersi nel rispetto delle linee Guida dell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e dell’Ordinanza della Regione Calabria. Naturalmente si consente, a chi si trova alle ore 22,30 all’interno dei locali o seduti ai tavoli sistemati su suolo pubblico o privato, di completare la consumazione entro le ore 23,30. L’ordinanza rammenta ancora che è fatto obbligo di usare le mascherine nei luoghi al chiuso, accessibili al pubblico, fatta eccezione dei bambini al di sotto dei 6 anni di età nonché dei soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina o delle persone che interagiscono con essi. Il provvedimento fa presente pure che restano aperte tutte le altre attività, già indicate nel DPCM e dall’Ordinanza regionale del 17 maggio, con le limitazioni per gli accessi e le prescrizioni sull’uso dei dispositivi di protezione contenute, tra l’altro, nelle precedenti ordinanze sindacali. Le violazioni delle disposizioni, prevedono sanzioni da 400 a mille euro, che se commesse da minori saranno elevate nei confronti dei genitori. Invece per le violazioni commesse nell’esercizio di un’attività d’impresa, si applica anche la sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio dell’attività da 5 a 30 giorni. “Scelte – ha commentato Lo Polito – che non potevamo non riaffermare con rigore, consapevoli che la salute non ha prezzo e vale più di ogni sacrificio, anche se impopolare”. |