CASSANO JONIO: PASSATO IL PICCO DELLA PANDEMIA SANITARIA, ATTENTI AL PICCO DELLA PANDEMIA POPULISTA!
Nota dei Consiglieri di Maggioranza
venerdì 15 maggio 2020 17:36
 
Cassano Jonio: Passato il picco della pandemia sanitaria, attenti al picco della pandemia populista!

Esprimiamo soddisfazione e gratitudine per le attestazioni di stima e gli apprezzamenti che stiamo ricevendo per come stiamo affrontando e gestendo la crisi legata al Coronavirus e per le posizioni assunte nel corso dell’ultimo consiglio comunale, di responsabilità e concretezza. Un’emergenza straordinaria, che sta richiedendo sforzi notevoli. Fortunatamente, ma non per fortuna, bensì per il senso di responsabilità che tutti i cassanesi hanno dimostrato, abbiamo avuto nel nostro comune un solo caso positivo al virus, che è rimasto isolato e non ha determinato focolai di contagio. Adesso è iniziata la FASE 2, che non significa che il pericolo è passato, ma che, gradualmente, dobbiamo riprendere, con le dovute cautele, e, come ha detto il Presidente del Consiglio Conte, “imparare a convivere con il virus”. Le conseguenze di questa emergenza, oltre che sanitarie, sono soprattutto economiche. La chiusura obbligatoria di tante attività, purtroppo, ha determinato e continua a determinare una crisi economica e sociale senza precedenti, che impensierisce e preoccupa l’amministrazione comunale tutta. Siamo sensibili e attenti alle esigenze soprattutto di chi, per effetto di questa pandemia, sta vivendo momenti drammatici. E siamo attenti anche alle richieste che giungono dai banchi dell’opposizione. Il Sindaco Papasso, infatti, ricevuta la richiesta del Consigliere Lombardi, ha immediatamente chiesto la convocazione del Consiglio Comunale. Stupiscono, all’indomani della seduta di consiglio, le dichiarazioni rese dai consiglieri di minoranza e c’è rammarico per l’atteggiamento che gli stessi hanno assunto nel corso della seduta. I consiglieri di opposizione affermano che “a Cassano il Comune non garantirà alcun aiuto a commercianti, artigiani e piccole imprese segnati dalla crisi scatenata dal Coronavirus”, sostenendo che Sindaco e maggioranza hanno respinto l’invito a valutare l’ipotesi formulata da Francesco Lombardi di una riduzione dei tributi locali in favore delle attività maggiormente colpite dalla tempesta Covid. Per fortuna c’è TeleliberaCassano! Come al solito non si perde occasione per insinuare malevolmente il dubbio. Dalla nostra, però, c’è l’evidenza dei fatti. Precisiamo, innanzitutto, che la proposta di Lombardi pervenuta al Sindaco in tema di tributi ipotizzava, tra l’altro, “l’esenzione dei tributi locali per l’anno in corso, unitamente ad altre agevolazioni fiscali, e valutare la riduzione delle aliquote dei tributi locali”, non solo per le attività colpite da Covid, ma indistintamente per tutti i contribuenti, nonché l’esenzione del pagamento della TOSAP per bar, ristoranti e pizzerie, soprattutto per le attività di Marina e dei Laghi di Sibari. Nel corso del Consiglio Comunale, poi, sono state elencate dai banchi dell’opposizione tante altre proposte, sicuramente interessanti e che sarebbe anche bello raccogliere in un report ed inviare alla Presidenza del Consiglio, che magari potrebbe farle proprie per scrivere il programma di Governo! Ciò che sfugge ai consiglieri di minoranza, Lombardi in primis, è che non ci sono le Risorse per fare tutte queste belle cose. Lombardi si sente offeso perché è stato definito populista, ma il suo atteggiamento demagogico è volto solo ad accattivarsi le aspettative di alcuni, indipendentemente da ogni valutazione di opportunità e fattibilità. Se ci fossero le possibilità, anche a noi piacerebbe ridurre o addirittura esentare tutti i cittadini dal pagamento dei tributi locali, prevedere agevolazioni e fondi per chi ne ha bisogno. Ma dobbiamo fare i conti con il bilancio. Come amministratori abbiamo il dovere di tenere la testa sulle spalle. Ciò che abbiamo fatto notare all’opposizione è stato semplicemente che, quando si formulano delle proposte, occorre anche dare indicazione del modo in cui si intende realizzarle, altrimenti è impossibile passare dalle parole ai fatti. Anche il Comune sta vivendo un momento di crisi nera. L’ufficio di Ragioneria stima una riduzione delle entrate tra i due e i tre milioni di euro. Si dovranno fare tagli alla spesa, già ridotta al minimo, ma i servizi essenziali bisogna comunque continuare a garantirli. Qual è la proposta della minoranza per realizzare quello che dicono e per compensare le minori entrate che si stimano? Noi un’idea ce l’abbiamo e l’abbiamo detta in Consiglio: bisogna aspettare i provvedimenti a sostegno dei Comuni che il Governo centrale sta prevedendo nel Decreto Rilancio. Proprio perché il Sindaco, con orgoglio, è consigliere dell’ANCI, era a conoscenza, a differenza della minoranza che, purtroppo ha dimostrato di non sapere, che al di fuori dei confini comunali c’è un dibattito, frutto della collaborazione dell’ANCI e del Governo, per cercare di trovare le giuste soluzioni per la tenuta dei conti comunali. Basta non avere fretta. Una fretta che, per la minoranza, si è dimostrata cattiva consigliera, facendo avanzare proposte con l’obiettivo di mettere in cattiva luce l’amministrazione, che tanti consensi sta raccogliendo o, forse, per arrivare all’adozione di provvedimenti clientelari, non certo nell’interesse generale, ma nell’interesse particolare di qualcuno. Noi fretta non ne abbiamo avuta e, infatti, proprio nella serata di mercoledì il Presidente Conte ha presentato tutte le misure contenute nell’attesissimo decreto Rilancio, tra cui la cancellazione dell’acconto IMU di giugno per alberghi e stabilimenti balneari (se proprietario e gestore coincidono) e l’esenzione fino al 31 ottobre della TOSAP per bar, ristoranti e pizzerie, per gli spazi aggiuntivi di occupazione di suolo pubblico necessari per rispettare il distanziamento sociale, così come da noi auspicato in Consiglio. Lombardi non ha sbagliato solo i modi, ma anche i tempi. A dirla tutta, una soluzione Lombardi l’ha pensata: in Consiglio si è detto favorevole all’introduzione dell’addizionale IRPEF. Da un lato, quindi, invoca l’esenzione delle tasse già esistenti, dall’altro propone l’istituzione di nuove imposte. Un ragionamento che non ci sembra né logico, né giusto, né condivisibile. Da parte nostra nessuna chiusura: solo concretezza e senso pratico, perché sarebbe da irresponsabili prendere iniziative che porterebbero certamente ed irrimediabilmente al default finanziario dell’ente. Sicuramente valuteremo e metteremo in campo tutte le iniziative possibili per alleviare il disagio di tante famiglie e di tanti lavoratori e imprenditori. Pensiamo ai tanti lavoratori stagionali che in questo periodo grazie alle attività turistiche potevano tirare una boccata di ossigeno e, invece, oggi vivono nell’incertezza. Ma vogliamo agire con prudenza e trasparenza. Lombardi si dice pronto a sfidare la Corte dei Conti. Noi pensiamo, invece, che questo non sia tempo di sfide. Non intendiamo prendere provvedimenti scellerati, che avrebbero effetti pesanti e duraturi sui conti pubblici, portando il Comune ad un prevedibile collasso economico. Lombardi, che è stato il candidato a Sindaco della sua coalizione, solo ora si mostra attento e si dice pronto a collaborare, ma in questi mesi non ha fatto neanche una telefonata al Sindaco. Al Consigliere Lombardi, vogliamo dire che non basta venire in Consiglio ad enunciare il “Discorso sulla Costituzione” del 1955 Di Piero Calamandrei, senza avere neanche l’onestà intellettuale di citare la fonte della sua ispirazione, per essere un buon amministratore. Noi non siamo interessati a facili quanto effimeri consensi. È passato il picco della pandemia sanitaria, ora dobbiamo stare attenti al picco della pandemia populista.

I Consiglieri di Maggioranza

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