Siamo stati travolti da una emergenza grave e senza eguali, e da una politica debole e confusa alla quale è stato chiesto semplicemente l’ordinaria amministrazione dell’emergenza. In questo quadro di disagio e sofferenza, si innesca il comportamento anomalo, con la comparsa di sceriffi locali che fanno capolino alla ricerca di un po’ di consenso sui social e confidando di portarselo alle prossime urne. Oriolo, purtroppo in questo quadro, è balzato agli onori delle cronache per essere stato uno dei Comuni più colpiti della Regione Calabria , in termini di percentuali di contagio , e Zona rossa fino a qualche giorno fa, considerato che tra tutti i 150 comuni della provincia , è stato uno dei cinque ad essere chiuso ! Ripercorrendo questi lunghi mesi, le riflessioni da farsi sarebbero tante; il nostro approccio, in un momento delicato come questo, è stato sempre costruttivo e di piena disponibilità a collaborare per il bene di tutti; con questo atteggiamento, non si è voluto prevaricare alcun ruolo, semmai disponibili al confronto propositivo e ad una collaborazione costruttiva riconoscendo sin da subito l’indispensabilità di un’ unica regia di comando, evidentemente in capo al Sindaco. Cosa si chiedeva? Confronto ed umiltà rispetto ad una situazione nuova, sconosciuta e particolarmente rischiosa. Ogni presupposto di collaborazione è caduto nel vuoto, assistendo all’ormai sistematico “comportamento autoreferenziale “ del Sindaco che pare sappia tutto prima di tutti, che ha sempre la verità in tasca, che soprattutto ...ha tutto “sotto controllo”; però quando le cose vanno male si trincera dietro ad un silenzio assordante o parla per dare colpe agli altri e in questo caso i suoi concittadini. Abbiamo assistito ad ordinanze su ordinanze, selfie e comunicati, posti di blocco con reclutamento di volontari alla meno peggio contrariamente a quanto previsto dal piano COC, attuato con notevole ritardo, riunioni su riunioni in piena emergenza, con evidenti situazioni di assembramenti in difformità con quanto previsto dai DPCM, per poi sprofondare nel silenzio totale. Da qualche giorno invece la scena è cambiata ancora una volta, sono apparse interviste televisive, nuove arroganti dichiarazioni, accuse, qualche vaneggiamento , per poi passare di nuovo alle ordinanze. Avremo modo di ripercorrere attentamente insieme, tutto il percorso; ma oggi, è un obbligo porgere alcune Domande al Sindaco, anche alla luce di quanto è emerso. Ci chiediamo e chiediamo ancora, come mai Oriolo risulta essere stato l’unico Comune dell’Alto Jonio con un così alto contagio, in una Regione che ,rispetto a tante altre, ne ha avuti meno ? (per altro va detto, che dopo Francavilla, Oriolo è stato il primo Paese dell’Alto Jonio ad aver registrato casi). Non vorremmo divenisse , alla fine , colpa di Francavilla !?! Cosa provano il Sindaco Colotta e la sua maggioranza a vedere le ordinanze dei Comuni limitrofi e “relative riserve “ nei confronti dei cittadini di Oriolo? Non pensano che forse l’ordinanza n. 34 del 26/03/2020, emessa quando scoppiò il primo caso a Francavilla abbia potuto offendere allo stesso modo i cittadini di quel Paese e non solo , ma anche quelli dei paesi limitrofi ? Sarebbe il caso di chiedere scusa? A Francavilla almeno...ai cittadini di Oriolo probabilmente è un po’ tardi. Come mai le azioni poste in essere dal Sindaco e dalla sua maggioranza sono miseramente fallite? Questo non lo diciamo noi, è un dato di fatto. La Sindaca è cosciente che tutte le attività, i volontari, le riunioni, l’essere stati in continuazione in mezzo alla gente, siano state di fatto un ulteriore rischio di contagio per tante persone e che solo, per puro caso, non abbiano avuto risvolti ancora più tragici? Ma soprattutto, come è possibile che il secondo caso sia stato il Sindaco stesso e subito dopo ben 4 dei suoi consiglieri ed 1 assessore, siano risultati positivi? Siete tutti consapevoli che ad oggi, oltre il 50% dei casi positivi, presumibilmente siano riconducibili all’Amministrazione? Di fatto il veicolo più importante del virus ad Oriolo, sono stati gli amministratori ed il loro comportamento incomprensibile. Il dott. Martino Rizzo, sul proprio profilo facebook, in data 6 aprile 2020, ha spiegato così la sequenza del contagio ad Oriolo: “Più difficile è il lavoro da fare ad Oriolo, perché il contagio era già esteso quando è stato individuato il primo caso, poi 5 casi tra i contatti, poi altri 14 casi tra i contatti dei contatti. E dovremo proseguire ancora nella ricerca, prima di essere sicuri di aver circoscritto il focolaio”. Si chiede ancora una precisazione. La Sindaca, dimessa dall’ospedale, ha dichiarato di aver chiesto un ulteriore tampone per maggiore sicurezza e scrupolo prima di riprendere la propria attività; orbene, questo ci fa piacere, ma anche in questo caso due Domande bisogna farle: Perché alla Sindaca, visto che pare sia “ufficialmente guarita “, viene accordata la possibilità di fare un ulteriore tampone su sua richiesta “per puro scrupolo”, quando ci sarebbe la necessità di farne anche ad altre persone , tra le quali commercianti e lavoratori ex Lsu e che , invece , non vengono eseguiti per carenza degli stessi? Come mai il 4 maggio il Sindaco non era in quarantena presso la sua abitazione se aveva richiesto un ulteriore tampone? Si dice che abbia fatto il tampone nella zona industriale; E da quando i tamponi si fanno nella zona industriale? Non ci venga a raccontare ancora che è tutto sotto controllo. Ricordiamo l’unica volta che ha dato informazioni, in ritardo, in una famosa diretta facebook del 29 marzo , dalla Sede Comunale , nella quale dichiarava che non aveva avuto il tempo di dirci prima cosa stesse accadendo, poiché impegnata a ricostruire i contatti del primo caso ed a circoscrivere il focolaio (però aveva avuto il tempo di leggere tutti i commenti su facebook per poter rispondere nella videoconferenza, sic!!), e che tutto era sotto controllo. Tant’è che era stato già acquistato un numero abbastanza consistente di kit sierologici ...come mai ?! Da chi si era fatta consigliare? Da quanti e quali medici abbia avuto parere favorevole , nel fronteggiare il problema dell’emergenza, e dai quali abbia ricevuto un assenso per tali acquisti ?! Quindi la situazione forse non era proprio sotto controllo.... Peccato che dopo qualche ora sia precipitato tutto e siamo diventati purtroppo Zona rossa! Anche in quel caso, sembra evidente che il lavoro sia stato fatto male e senza perizia alcuna, non vorremmo che qualche cosa sia stata omessa e di fatto i contatti non tracciati erano principalmente loro . Come mai Signora Sindaco? Badi bene allora, prima di parlare di “sciacallaggio “, forse dovrebbe scendere dal trono, abbandonare i beati alla sua destra e sinistra, per ritornare fra noi mortali e con molta umiltà, prendere coscienza dei tanti e gravi errori ormai certificati dai fatti, e chiedere scusa. Tanto è richiesto, poiché con il vostro atteggiamento e le vostre scelte, avete giocato con la vita delle persone. I problemi non finiscono qua,anche perchè la gente non ne può più; c’è una situazione grave da un punto di vista della “tenuta psicologica, sociale ed economica “; siete in ritardo su tutto, anche nella distribuzione dei pochi soldi a disposizione per le famiglie più bisognose; non è stato fatto un provvedimento per le famiglie, per le attività commerciali, per i ristoranti, per gli agriturismi, le aziende. Sembra quasi che viviate in un mondo solo vostro, però vede Signora Sindaco, non c’è più tempo, non si vive di sole ordinanze, c’è bisogno di interventi mirati ed urgenti. Infine, non in ordine di importanza, il nostro ringraziamento, affettuoso e non formale, va a tutte le Associazioni, Forze dell’Ordine, ai Cittadini che hanno dimostrato grande senso di responsabilità ed a Tutti coloro che hanno dato un contributo utile alla Comunità in questo momento di particolare disagio.
I Consiglieri del Gruppo Consiliare di Minoranza Cirò F. – Corrado G. Il Gruppo di Minoranza Attiva – Unione Civica Comitato Civico pro Oriolo
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