Un Piano di gestione forestale fermo alla Regione dal 2016 che blocca la concessione dei pascoli comunali e gli allevatori costretti a non poter lavorare per colpa dei ritardi e dell’eccessiva burocrazia. L’allarme arriva dal sindaco di Mormanno Giuseppe Regina e dall’assessore all’Ambiente Giuseppe Fasano che chiedono di “poter concedere i pascoli agli allevatori locali. Richiesta, oggi, più che mai indispensabile per via anche delle condizioni economiche profondamente cambiate a causa dell’emergenza Covid-19. A Mormanno abbiamo diverse aziende di allevamento le quali già hanno evidenziato le enormi difficoltà a gestire il proprio bestiame nel periodo estivo senza poterlo condurre al pascolo. Un problema che si presenta da qualche anno e che oggi diventa ancora più drammatico, con pesanti ricadute nel settore economico”. Da qui l’appello del sindaco e dell’assessore all’Ambiente del Comune di Mormanno che hanno deciso di scrivere al prefetto di Cosenza e all’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo per chiedere di “sbloccare questa annosa situazione. Un problema che non dipende certo dal Comune di Mormanno che, già con delibera 12/2010 e poi con quella numero 13/2019, ha approvato apposito regolamento per la concessione agli allevatori residenti e, in assenza di domande, agli allevatori non residenti, dei pascoli comunali a cadenza annuale, previo avviso pubblico. Nel 2016 – spiegano Giuseppe Regina e Giuseppe Fasano - è stato approvato il Piano di gestione forestale dell’Ente che tra l’altro disciplina anche l’uso delle aree pascolive. Ma tutto si blocca negli uffici della Regione Calabria. Qui nasce l’impasse. Il Piano di gestione forestale è fermo alla Regione da oltre tre anni e non è stato autorizzato, così come richiesto più volte dal Comune, neanche lo stralcio del Piano inerente i pascoli comunali”. “Chiediamo all’assessore Gallo di farsi carico di questo problema e di sbloccare almeno la concessione dei pascoli comunali. È illogico – sottolineano il sindaco Regina e l’assessore Fasano - non dare il via libera agli allevatori per colpa della burocrazia o per la richiesta di atti, già redatti nel 2016 da tecnici incaricati dal Comune tramite procedura ad evidenza pubblica. Dunque, la Regione sblocchi al più presto questa concessione per rendere fruibili i pascoli comunali e dare una boccata d’ossigeno alle tante aziende di allevamento dell’area del Pollino. Tra l’altro questo blocco oltre a creare rischi sul piano sanitario per il bestiame mettendo a rischio la salute degli animali, potrebbe essere fonte di problemi anche sul piano dell’ordine pubblico, considerato il periodo di costrizione cui sono stati sottoposti i cittadini e le aziende”.
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