Da un’analisi approfondita ne risulta che sono considerati come tali, coloro che rientrano in una delle seguenti categorie: - coniugi; - partner conviventi; - partner delle unioni civili; - persone che sono legate da uno stabile legame affettivo; - parenti fino al sesto grado; - affini fino al quarto grado. Per quanto riguarda i parenti, quindi, si può fare visita a quelli fino al sesto grado; ad esempio ai figli dei proprio cugini. Mentre per gli affini si fa riferimento al quarto grado, come ad esempio ai cugini del coniuge. Regole da seguire Quando si esce di casa per andare a trovare i congiunti bisogna compilare l’autocertificazione, indicando uno spostamento giustificato “per necessità”. Attenzione, perché anche se consentito il Governo raccomanda di “limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi”, dal momento che questo aumenta comunque il rischio di contagio. È anche per questo motivo che quando si fa visita ad un congiunto, si sono delle regole da rispettare: - divieto di assembramento; - distanziamento interpersonale di almeno un metro (vietati, quindi, gli abbracci, come anche le strette di mano); - obbligo di utilizzo delle mascherine per la protezione delle vie respiratorie. Per andare a trovare un congiunto si può andare a piedi, in bicicletta o anche in auto, così come con i mezzi pubblici; ricordiamo, invece, che non è assolutamente possibile andare a far visita ad un congiunto che si trova fuori dalla Regione. |