Il Sindaco di Trebisacce, Avv. Franco Mundo, ha preso una posizione molto chiara in merito all’Ordinanza n.37 del 29 aprile del Presidente Jole Santelli, la quale prevede un forte allentamento delle misure a tutela della diffusione del Covid-19 finora vigenti in Calabria. Con l’Ordinanza sindacale n.165 pubblicata oggi, 30 Aprile, il primo cittadino della realtà ionica ha ribadito di fatto che nei confini di Trebisacce si applicheranno le norme contenute nelle disposizioni del Governo Centrale, al fine di tutelare di fatto i grandi sforzi finora posti in essere. “Al di là del giudizio relativo all’opportunità delle misure contenute nell’Ordinanza – ha dichiarato il sindaco di Trebisacce – c’è un problema di natura pratica e tecnica. Quanto previsto dall’Ordinanza, soprattutto nel merito della riapertura dei locali, fa riferimento ad una serie di adeguamenti strutturali e procedure di fatto impossibili da mettere in atto nel giro di poche ore, tenendo conto che l’Ordinanza, pubblicata nella serata del 29 aprile disponeva già per giorno 30 aprile. Ma non solo. Entrando nel merito, le misure previste, vanno a vanificare di fatto gli innumerevoli sacrifici di tantissimi cittadini che con grande senso del dovere e abnegazione hanno scelto di limitare alcuni aspetti importanti della propria vita per tutelare la propria salute e quella delle persone a loro care. La fiducia dei Calabresi va premiata avendo il coraggio e la forza di arrivare fino alla fine di questa strada lunga e complessa, senza fermarci ad un passo dalla meta, mortificando così tutto l’impegno che questa dura prova ci ha imposto. Per questi motivi, con l’Ordinanza emessa oggi, di fatto richiamiamo quanto disposto dai D.P.C.M. del governo centrale, consentendo così da un lato a tutti i ristoratori di porre in essere quelle misure necessarie a garantire la sicurezza nei propri locali e dall’altro, continuiamo un percorso con i cittadini di Trebisacce attraverso il quale arriveremo ad un graduale e consapevole ritorno alla normalità, nella consapevolezza di stare agendo in un contesto in cui è in gioco il bene primario della nostra esistenza, cioè la nostra salute. Non vogliamo contrapporci e neanche polemizzare, però riteniamo opportuno agire con cautela e grande senso di responsabilità nell’interesse dei cittadini”.
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