La Cgil Calabria considera l’ordinanza sulle riaperture del Presidente della Regione Jole Santelli un atto irresponsabile, che non tiene conto dei disposti Dpcm in materia di salute e sicurezza e che mette in pericolo la vita dei cittadini calabresi. In pochi giorni la Presidente Jole Santelli, con fare schizofrenico e contraddicendo se stessa, è passata dalla richiesta al Governo di invio dell’esercito per controlli rigidi sulle restrizioni, alla riapertura indistinta delle attività, bar compresi, forzando i disposti del Dpcm che autorizzava dal 4 maggio l’apertura graduale di alcune attività. La Cgil Calabria sostiene tutti i Sindaci che hanno già deciso e disposto nella notte, con ordinanze sindacali, di voler attenersi alle disposizioni del Dpcm del Governo e di non dare seguito all’ordinanza della Presidente Jole Santelli. Chiediamo l’intervento delle Prefetture, che hanno potere di vigilanza in materia di sicurezza, nei confronti della Presidente Santelli in merito all’ordinanza, che di fatto non tiene conto delle misure di sicurezza per le lavoratrici ed i lavoratori. I bar non vengono gestiti e frequentati da robot, ma da lavoratrici e lavoratori e cittadini che hanno tutto il diritto ad avere la sicurezza necessaria che oggi non c’è e per evitare una impennata della curva epidemiologica. Stigmatizziamo il repentino cambiamento di posizione del Presidente Jole Santelli, dettato più da scelte politiche nazionali che dagli interessi dei cittadini Calabresi. Non si può fare opposizione politica al governo dai salotti di mediaset sulla pelle dei cittadini calabresi. Santelli ha dimostrato gravi lacune sulla tenuta del suo stesso pensiero, portando la Calabria ad una posizione oltranzista che rischia di danneggiare fortemente la regione e mettere a rischio la vita dei calabresi. Santelli ritiri immediatamente l’ordinanza e si metta in sintonia con tutti i cittadini calabresi, indignati da tali scelte scellerate. Si avvii una fase di confronto serio con le parti sociali per l’emergenza economica, accelerando le procedure della cassa integrazione in deroga, con la convocazione della task force e del coordinamento regionale in materia si sicurezza sui luoghi di lavoro. Non si lavora se non c’è sicurezza.
Cgil Calabria Camere del Lavoro Territoriali
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