“Non si può giocare sulla pelle dei cittadini per tentare di fare da sponda a chi, come le Regioni del Nord, cercano di creare conflittualità tra i poteri dello Stato”. E’ quanto afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua in merito all’ordinanza della presidente Santelli sulla ‘fase due’. “Ancor di più – aggiunge – non comprendiamo la scelta della Presidente considerato che in Consiglio, solo qualche giorno prima, abbiamo dichiarato pubblicamente di essere pronti a schierarci contro il Governo nell’eventualità di spostamento di risorse comunitarie verso altre zone del Paese a scapito della Calabria”. Ancora Bevacqua: “Vorrei chiedere alla presidente Santelli se la sua decisione sia stata concordata con il comitato scientifico della nostra regione. Altrimenti dovrebbe spiegare, se non l’ha consultato nella scelta più importante per la salute dei cittadini, perché l’ha istituito. A tal proposito, mi rivolgo direttamente ai componenti del comitato perché esprimano una posizione chiara in merito. Il loro silenzio – sottolinea Bevacqua – potrebbe essere interpretato come un assenso a tale decisione. La Calabria sta dimostrando di essere al servizio dei giochi dei politici nazionali; mentre la Basilicata prevede – per chi ritorna dopo il 4 maggio- tamponi e quarantena, qui da noi invece si va oltre disponendo un’irresponsabile riapertura”. Conclude il capogruppo del Pd: “La rottura politica tra i tantissimi sindaci del territorio, molti dei quali vicini anche allo schieramento del governatore, e la Regione Calabria apre, inoltre, un grave ed eclatante conflitto istituzionale che rischia di minare il già debole tessuto sociale della regione. Rimane, adesso, attenersi ed ancorarsi al buon senso dei sindaci, da sempre avamposto dei territori. Tutti i comitati scientifici internazionali prevedono un nuovo picco infettivo con l’adozione dei provvedimenti a decorrere dal 4 maggio. Anche Fauci negli Usa sta bloccando Trump su simili iniziative. E la presidente Santelli che fa? Gioca sulla salute di tutti noi!”. |