“Riteniamo profondamente sbagliata e pericolosa l’Ordinanza firmata nottetempo dal Presidente della Giunta Regionale. Nel metodo, nel merito e nelle intenzioni. Sono settimane, ormai, che chiediamo di programmare la ripartenza delle attività economiche e del sistema paese, garantendo in sicurezza la libertà di movimento dei cittadini”, è quanto scrive in una nota Italia Viva Calabria. “A questo appello è stato sempre risposto con supponenza e pressappochismo, tacciandoci di avventurismo, protagonismo se non, addirittura, irresponsabilità. Ieri leggiamo invece, sconcertati, che il Presidente della Regione, con otto ore di preavviso, smentendo quello che aveva sostenuto fino a 5 minuti prima, ha stravolto, con provvedimento dalla dubbia legittimità, le disposizioni nazionali senza contemperare in alcun modo i rischi per esercenti e cittadini, esponendo la nostra Regione, in assenza delle dovute precauzioni, ad una recrudescenza dell’epidemia che fino ad oggi ha solo lambito le nostre latitudini. I destinatari di tale Ordinanza, in particolare con riferimento alla necessità di realizzare una compiuta azione di prevenzione, dovrebbero assumere, secondo il Governatore in poche ore e senza alcun supporto, ogni misura di contenimento e gestione adeguata all’evolversi della situazione epidemiologica, individuando idonee precauzioni per fronteggiare possibili situazioni di pregiudizio per la collettività. Per fare ciò è necessaria invece un’adeguata programmazione, un piano per la fornitura del materiale di protezione e il tempo sufficiente a garantire le condizioni richieste. Non da ultimo, il percorso istituzionale seguito, senza cioè il necessario e doveroso coinvolgimento dei Sindaci, che stanno giustamente reagendo, lascia sconcertati. Sono i primi cittadini, che in questa crisi stanno supportando con eroismo la popolazione, coloro che dovranno controllare, senza mezzi e senza risorse, il rispetto delle misure emanate e ciò è francamente inaccettabile. Infine residua il sospetto che il cambio di passo del Governatore sia stato dettato da odiosi diktat romani di matrice leghista che sacrificano la nostra Regione sull’altare della più bieca propaganda elettorale e questo non lo possiamo consentire. Chiediamo con forza che il provvedimento venga immediatamente ritirato e si inizi a programmare con giudizio la ripartenza della Calabria”, conclude la nota.
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