Bisogna ripartire e rimettere in moto l’Italia e l’economia. Siamo tutti consapevoli di questo e tutti, nei nostri rispettivi ruoli, ci stiamo attrezzando per garantire nella Fase 2 sicurezza e, allo stesso tempo, impedire una profonda crisi sociale ed economica. Condivido la necessità evidenziata dal Governo nazionale di avviare aperture scaglionate delle varie attività: d’altra parte gli sforzi e i sacrifici fatti dagli italiani negli ultimi due mesi non possono essere vanificati e se una task force di esperti ha evidenziato più volte il pericolo di un contagio di ritorno è molto importante mantenere un’unicità di comportamenti a livello nazionale e locale, a tutela della sicurezza dei cittadini. In Calabria, sia grazie alle decisioni prese dalle istituzioni e sia grazie al comportamento responsabile e rigoroso dei cittadini, siamo riusciti a contenere il numero dei contagi e sicuramente dopo il 18 maggio, come ha detto il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, bisognerà tenere conto anche delle diverse curve epidemiologiche, regione per regione. Per questo motivo, l’ordinanza emessa ieri sera dal presidente della Regione Jole Santelli mi sembra sicuramente inopportuna e in forte contraddizione con le dichiarazioni rilasciate da lei stessa nei giorni scorsi. Non solo per i contenuti che vanno in contrasto con il Dpcm nazionale ma, ancora una volta, per il metodo. E in questa emergenza la Regione continua ad operare in solitaria: senza alcun coinvolgimento delle autonomie locali, senza aver sentito i sindaci che sono poi gli esecutori sul territorio, nonché i responsabili della salute pubblica. Anzi, viene emessa un’ordinanza a tarda sera che dovrebbe trovare applicazione già dal mattino successivo rendendo praticamente impossibile il lavoro dei Sindaci ma anche dei privati interessati. Rinnovo ancora una volta, come Presidente della Provincia e come Sindaco, l’invito alla Presidente della Regione a collaborare con il sistema delle autonomie locali, ribadendo la mia piena disponibilità a coordinare i sindaci del cosentino sia nella gestione di eventuali problematiche sia nelle ordinarie decisioni che riguardano la Fase 2. Come dice un proverbio “da soli si va veloci, insieme si va lontano”. In questo momento non si può andare da soli e neanche veloci perché l’emergenza non è cessata e non si può rischiare con pericolose fughe in avanti una nuova ondata di contagi. Questa battaglia possiamo, però, vincerla e vincerla insieme al di là dei colori politici e delle polemiche con il Governo: in questo momento le Istituzioni devono fare squadra e agire in modo univoco. Mi auguro che si cambi metodo e si avvii un vero e proprio tavolo permanente tra Regione, Provincia, Comuni ed esperti per ponderare le decisioni e pianificare insieme un futuro che rimane incerto.
Presidente provincia cosenza Franco Iacucci
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