«La difficile condizione in cui versa il sistema consortile regionale, impone a politica, istituzioni e parti sociali un serio confronto per programmare un rilancio complessivo dell’intero comparto». Parte da questa considerazione la richiesta di incontro che i sindacati confederati di categoria Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil hanno avanzato alla Regione e all’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo al fine di addivenire a nuove e più congeniali misure di gestione degli enti consortili. «Abbiamo sempre assunto un atteggiamento propositivo e di proposta – scrivono i segretari regionali di categoria Michele Sapia (Fai-Cisl), Bruno Costa (Flai Cgil) e Andrea Luvara (Filbi Uil) – per affrontare i quotidiani problemi che attanagliano gli Enti consortili della regione, in cui, da troppo tempo, la situazione Astraordinaria di emergenza è diventata condizione ordinaria. Soltanto grazie al grande impegno, al senso di responsabilità, al sacrificio di lavoratrici e lavoratori in forza ai Consorzi di bonifica, si sono visti garantiti i servizi essenziali». E infatti ci sono enti consortili regionali che stanno facendo grossa fatica ad onorare salari e stipendi. E sulla questione nei mesi scorsi si è sviluppata una vertenza che non sembra essersi ancora sopita. Una situazione che, tra l’altro, oggi viene aggravata ancora di più dall’emergenza covid che ha messo in luce «tutta la fragilità del settore, che fatica a garantire ai propri dipendenti, ridotti peraltro all’osso, il diritto alla sicurezza economica e all’incolumità fisica». «Lo scorso 23 aprile – precisano ancora i segretari regionali di categoria – abbiamo fatto richiesta all’assessore all’agricoltura della Regione, Gianluca Gallo, di un incontro urgente, chiedendo, per l’importanza dei temi da affrontare, la partecipazione della stessa Urbi Calabria, dato il cruciale ruolo di coordinamento che essa svolge nei riguardi degli Enti consortile regionali. Un incontro regionale, il cui argomento riguarda la situazione complessiva del settore e delineare un preciso quadro sul suo stato salute, a dir la verità precario, e lavorare insieme sulle linee di intervento per dare un cambio passo a una realtà che da anni pare immobile: mensilità continuamente in ritardo, prossima campagna irrigua e, da ultimo, il comportamento di qualche Ente, che si arroga il diritto a prendere decisioni unilaterali, in chiara violazione ad intese regionali». Il settore della bonifica – aggiungono Sapia, Costa e Luvara – con le sue funzioni e attività costituisce un servizio fondamentale per la presenza dell’uomo e per le sue attività rappresentando un baluardo (poco riconosciuto) non solo per il settore agricolo ma nella difesa del suolo, lotta al dissesto idrogeologico e sicurezza del territorio. Un settore fortemente strategico, che connette risorse ambientali e opportunità di sviluppo». |