La pandemia da Covid-19, ha segnato sicuramente una gerarchia di priorità nelle decisioni da prendere: le scelte in materia sanitaria. Ospedali da costruire, strutture di alta specializzazione, medicina territoriale, alte competenze professionali che devono corrispondere con i valori fondanti il Servizio Sanitario nazionale: universalità, uguaglianza, equità ad oggi purtroppo non sempre garantiti (vedi emigrazione sanitaria). Servono allora, decisioni rapide poiché ci sono e ci saranno ulteriori risorse da investire. La Regione Calabria, inoltre ha bisogno di un ospedale Covid che consenta di curare i futuri contagiati, (speriamo di no!) di evitare scintille di nuovi focolai (speriamo di no!) e di dedicare gli ospedali alla cura, dell’ordinario e quindi delle altre patologie, perché, sta accadendo che la sanità per altri interventi si è fermata. Ambulatori chiusi, operazioni chirurgiche ritardate ed altro; le persone non si recano negli ospedali per paura del contagio e aggravano il loro stato di salute. Occorre privilegiare razionalità ed efficienza. Il centro Covid può nascere, confortato anche da competenti pareri, nel policlinico Mater Domini ex Villa Bianca di Catanzaro che può ospitare circa 300 pazienti, ed essere struttura ideale. Organizzare una stretta collaborazione con l’Università Magna Graecia sarebbe un tassello essenziale che ci apre alla sanità di eccellenza del futuro capace di richiamare da fuori Calabria anche i migliori ricercatori. Non decidere o alzare cartellini rossi non serve ai cittadini. Pietro Molinaro
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