Immediata istituzione di un fondo da destinare agli alluvionati. A richiederlo sono gli oltre 3mila firmatari della petizione promossa da #RossanoFutura. Sarà presentata nei prossimi giorni alla Commissione Ambiente della Regione Calabria, al Presidente Mario Oliverio ed al Consiglio Regionale. Restiamo mobilitati perché sia resa giustizia a coloro che hanno subito i danni ed affinchè la prevenzione che invochiamo dal 12 agosto finalmente abbia inizio.
È quanto fa sapere il candidato a Sindaco di #RossanoFutura Tonino CARACCIOLO che, alla luce dell’evento alluvionale del 12 agosto scorso, continua a tenere alta la guardia sul rischio idrogeologico nell’Area Urbana.
L’evento tragico della scorsa estate – dichiara CARACCIOLO - superata la fase delle facili esternazioni e delle gratuite autoesaltazioni di coloro che hanno fatto semplicemente il loro dovere, pur avendo lasciato tracce profonde nel territorio e nelle coscienze dei rossanesi, non ha purtroppo prodotto alcun effetto positivo circa il rimborso dei danni e gli interventi di prevenzione. Ecco perché – aggiunge - occorre più una pacata riflessione circa il futuro del nostro territorio sia sotto il profilo strettamente politico che su quello tecnico-scientifico.
#RossanoFutura chiede al Commissario Prefettizio che si faccia subito il Piano Comunale di Protezione Civile prima che si registri un nuovo disastro. Mettiamo a frutto – continua CARACCIOLO - le tante risorse di volontariato di cui la città dispone ed avviamo una grande campagna di educazione e sensibilizzazione. Riorganizziamo in modo radicalmente diverso il Centro Com.
I luoghi che abbiamo visto e rivisto nelle immagini del 12 agosto – aggiunge il candidato a Sindaco – sono quelli dove si manifestano gli effetti, non quelli dove risiedono le cause, note a tutti (l’urbanizzazione eccessiva frutto di un Piano regolatore della Giunta di centro destra adottato nel 2000; lo stato delle colline e della Montagna con l’assoluta assenza di controlli e di manutenzione; la mancata manutenzione degli alvei dei torrenti). Il senso del disastro del 12 agosto è dato dalle centinaia di frane piccole e grandi ancora appese ai versanti, dai corsi d’acqua fortemente erosi o sovralluvionati ancora colmi di detriti, dagli argini rotti del Fellino, Momena ed Acqua del Fico ancora non riparati, dalle briglie del Celadi ancora rotte, dal torrente Inferno ancora non allargato. Questa è la vera dimensione del disastro i cui costi sono ancora tutti da quantizzare. Altro che pulire i fossi e le strade pubbliche e private con sistemi strettamente clientelari dilapidando 2 milioni e mezzo di euro!
Per #RossanoFutura urge un Piano della Protezione Civile unico tra le due Città di Rossano e Corigliano; un unico sistema locale di allertamento, un coordinamento unitario del volontariato; una seria ed unitaria analisi degli effetti e delle cause dell’alluvione con una lettura scientifica dei dati rilevati il 14 agosto con il supporto delle Università per disegnare un quadro dello stato del territorio nella sua interezza ed a scala di bacino idrografico; l’elaborazione di una base conoscitiva per pianificare le attività di ripristino e manutenzione nei bacini idrografici che vanno dal Trionto al Malfrancato; l’adeguamento del Piano Strutturale Associato per prevenire frane ed alluvioni valutando la probabilità di accadimento di tali eventi anche laddove oggi non si manifestano. |