«La situazione che stanno vivendo i nostri tanti studenti e lavoratori senza più reddito fuori sede merita ora l’attenzione di chi svolge ruoli di responsabilità nella propria regione. Riteniamo che oggi ci siano le condizioni per poter programmare il loro rientro con tutte le cautele e le precauzioni necessari». Il gruppo consiliare del Pd, primo firmatario Mimmo Bevacqua, ha inteso scrivere una lettera aperta al presidente Santelli con cui si chiede di prendere decisioni in tal senso. «Ci preme evidenziare come questi cittadini abbiano consapevolmente assunto un atteggiamento responsabile e civicamente irreprensibile, allorché hanno rifiutato di partecipare a quell’esodo di massa verificatosi, soprattutto, nella prima decade dello scorso marzo e che non pochi danni ha prodotto alle nostre latitudini. Oggi però, questi che sono, per lo più, giovani concittadini, si ritrovano quasi tutti senza un lavoro, con affitti da pagare e onerati da uno stato di bisogno sociale ed economico che le rispettive famiglie faticano a sostentare», affermano i consiglieri regionali Bevacqua, Guccione, Irto, Notarangelo e Tassone. Da qui la richiesta: «Si valuti l’opportunità, dopo un’assenza così lunga, di consentire loro di fare ritorno nella loro terra dove, naturalmente, osserverebbero il periodo di quarantena domiciliare, nonché la sottoposizione a eventuali prove-tampone ritenute necessarie. Le Istituzioni democratiche dovrebbero sempre incentivare le buone pratiche e concedere premialità a chi ha dato esempio chiaro di rispetto delle regole e di perseguimento del bene della collettività. Di concerto con il Governo nazionale, sarebbe, a nostro avviso, possibile allestire per la finalità esposta una serie di corse ferroviarie appositamente dedicate, servite da convogli prenotabili esclusivamente da chi dimostra con documentazione adeguata lo stato di cui sopra e dove siano garantite le misure di distanziamento», la proposta del gruppo consiliare. «Tutto ciò potrebbe essere programmato per un’attivazione nell’ultima settimana di aprile, sempre concordandone le modalità in dettaglio con il livello nazionale. La Calabria deve dare un segno tangibile di vicinanza e attenzione a coloro che ne tengono alto il nome, che recano con sé in tutto il Paese la volontà di mettere a frutto i propri talenti e capacità, il desiderio di crescere e migliorarsi, la fiducia nella possibilità di contribuire a un avvenire onesto e costruttivo. Questi ragazzi rappresentano un essenziale investimento per il futuro dei nostri territori e delle nostre comunità: ecco perché un presente lungimirante non può ignorarli”, la chiosa di Bevacqua, Guccione, Irto, Notarangelo e Tassone. |