Ho letto una delle ultime note diffuse dall’Assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo e sono rimasta sorpresa dalle richieste fatte al Ministro dell’Agricoltura Bellanova nel corso della Conferenza Stato-Regioni, svoltasi in videoconferenza in questi giorni, e mi ha molto colpita per la strumentalità delle richieste. Capisco che l’assessore Gallo si debba fare portavoce delle esigenze dei territori ma far passare come se nulla sia stato fatto è istituzionalmente poco corretto. Nel comunicato in questione afferma di aver chiesto al Governo misure di salvaguardia per tutto il comparto agricolo, un sostegno per la promozione dei prodotti agroalimentari sui mercati, per i comparti florovivaistico, lattiero-caseario e agrituristico, per la pesca e il settore vitivinicolo. In pratica come se due Decreti del Presidente del Consiglio, numerosi interventi dei Ministri del Governo e il nostro lavoro sul Cura Italia, approvato in Senato la scorsa settimana e oggi all’esame della Camera, non siano proprio esistiti. La scorsa settimana io stessa, in qualità di Capogruppo del M5S in Commissione Agricoltura, sono intervenuta nel corso della discussione generale per l’approvazione del decreto “Cura Italia”. Stessa cosa è avvenuta ieri durante lÂ’informativa del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova. Il “Cura Italia”, in particolare, reca una serie di misure, ignorate da Gallo, per l’agricoltura, la pesca e i settori a questi collegati. Le misure che riguardano strettamente l’agricoltura nel decreto in questione, sono: l’innalzamento dal 50 al 70% dell’anticipo della Pac, la politica agricola comune; l’istituzione di un fondo di 100 milioni di euro per il 2020 a tutela delle imprese agricole, della pesca e dellÂ’acquacoltura. Soldi che serviranno alla copertura totale degli interessi maturati negli ultimi due anni sui mutui contratti dalle imprese; l’incremento di 50 milioni di euro per il 2020 del fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti; mentre nel settore agricolo l’utilizzo di parenti fino al sesto grado non costituirà un rapporto di lavoro autonomo o subordinato. Altre misure introdotte e che sostengono concretamente il settore riguardano: la concessione della cassa integrazione in deroga per i lavoratori del settore privato; il riconoscimento per coloro che abbiano svolto nel 2019 almeno 50 giornate di lavoro effettive, di una indennità di 600 euro per il mese di marzo che non concorrerà a fare reddito; la proroga al 1° giugno 2020 delle domande per il sussidio di disoccupazione agricola a favore di tutti gli operai; l’istituzione di un fondo di 300 milioni di euro per il 2020 per i tutti quei lavoratori che hanno dovuto cessare, ridurre o sospendere la loro attività o il loro rapporto di lavoro; l’istituzione di un altro fondo Ismea di 80 milioni per il supporto al credito specifico per le imprese agricole e della pesca. Infine, i mutui e gli altri finanziamenti in scadenza sono sospesi sino al 30 settembre 2020. Per il comparto Ittico specifico che il fondo di 100 milioni di euro servirà a coprire i costi del fermo della pesca e tutte le certificazioni e i collaudi dei motopescherecci adibiti alla pesca professionale in scadenza in questi mesi, grazie ad un altro emendamento a mia prima firma, sono stati prorogati al 30 novembre 2020. Anche l’acquacoltura beneficerà di tutti gli strumenti di sostegno. Diverse di queste misure, insieme ad altre che non cito per non dilungarmi troppo ma di cui è stata data ampia diffusione da tutte le testate, sono contenute in un emendamento a mia prima firma. Proprio grazie ad un nostro emendamento è stato, intanto, salvato il settore del Florovivaismo che altrimenti sarebbe fallito mentre, in coordinamento col Ministero degli Esteri, verrà realizzata, infine, una campagna straordinaria di comunicazione volta a sostenere le esportazioni italiane e l’internazionalizzazione del sistema economico nazionale nel settore agroalimentare e negli altri settori colpiti dall’emergenza derivante dalla diffusione del Covid-19, perché questa crisi diventi un’occasione di rilancio del “Made in Italy” in Italia e nel Mondo. Siamo già al lavoro per altri provvedimenti: il “Decreto liquidità” e il “Cura Italia bis” su tutti, ma si lavora già ad altri interventi affinché nessuno rimanga indietro e nessuno perda il posto di lavoro. Molti in queste ore stanno ricevendo i primi accrediti dell’Inps visto che la situazione si è sbloccata. La crisi che stiamo affrontando è la peggiore del Dopoguerra ma mi sento di rassicurare l’assessore Gallo: la Regione Calabria è ben rappresentata a Roma e le risposte dei ministri e dei Parlamentari M5S si vedono eccome, sono parte integrante di tutti i provvedimenti che ho citato. Anzi, come già ho fatto in passato, chiedo all’assessore Gallo di essere affiancata nelle mie battaglie, come ad esempio quella sui problemi causati dalla Centrale idroelettrica del Cino che ha impoverito le falde acquifere creando non pochi disagi agli agricoltori di Ogliastretta, ma servirebbe il suo supporto anche sulla atavica carenza idrica che attanaglia Apollinara – anch’essa in agro di Corigliano-Rossano – e che è, in generale, una situazione che riguarda tutto l’Alto e il Basso Jonio e la Sibaritide soprattutto con il caldo che è alle porte. Già da lui attendo risposte in merito. Così come lo invito a vedere cosa non va a partire dai ritardi nei pagamenti di Arcea. Lavorando ognuno per quanto di competenza sia su queste tematiche che su quelle nazionali si potranno ottenere ottimi risultati. Invito l’assessore Gallo a dedicare molta più attenzione soprattutto alle piccole e medie imprese perché fino ad ora si è avuta la sensazione che i vantaggi siano stati ad appannaggio di pochi. In questo senso il mio appello è quello di prevedere un tavolo anche con i rappresentanti istituzionali per fare sinergia ed evitare che si sfoci nella becera propaganda di parte il cui succo è cercare di far passare l’idea che il Governo, il Parlamento (e i suoi rappresentanti regionali) fino ad ora non abbiano fatto nulla per la Calabria però non è così. Anzi.
Rosa Silvana Abate (Capogruppo M5S in Commissione Agricoltura)
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