La burocratizzazione eccessiva e pesante rimane un vizio della struttura regionale. In un periodo come questo, dove a gran voce si chiede una semplificazione degli adempimenti, che non significa scarso rigore e mancanza di controlli e giammai sacrificare la trasparenza, si va nella direzione opposta complicando la vita e il lavoro, in questo caso degli imprenditori del settore forestale. E’ il caso – riferisce Coldiretti Calabria – della recente approvazione (9 aprile u.s) da parte della Giunta Regionale e la successiva pubblicazione sul B.U.R.C. del Regolamento di attuazione della L.R. n. 45/2012 “Gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio forestale regionale”. Negli anni scorsi – comunica Coldiretti – abbiamo costantemente interloquito con gli Uffici di Presidenza e con il competente Dirigente U.O.A. Politiche della Montagna, Foreste e Forestazione, segnalando elementi di non condivisione e avanzando proposte di miglioramento delle bozze del Regolamento. “Il Regolamento approvato, che a suo tempo era stato sospeso, scrive in una lettera Franco Aceto Presidente di Coldiretti Calabria al Presidente Santelli e all’assessore Gallo, non tiene in nessun conto le proposte migliorative che avevamo fatto presente per iscritto. Le imprese boschive – prosegue il leader di Coldiretti – sostengono un’economia importante per le aree interne e montane, ma l’eccessiva burocrazia e la sovrabbondante documentazione che si continua a richiedere con il nuovo strumento regolatorio risulta addirittura esaltata dalla carenza, più volte lamentata, delle strutture amministrative preposte all’istruttoria e al rilascio delle autorizzazioni e dei Nulla-osta previsti dalla normativa. Basti pensare, e questo davvero ha dell’assurdo – aggiunge -che il Regolamento approvato è già operativo, ma molti degli uffici della Regione non ne sono al corrente e, ancor più, non sono organizzati a gestire la piattaforma VIDRO che i tecnici e le imprese avranno come unico riferimento. Tutto questo – ribadisce Aceto – lo consideriamo decisamente un passo indietro, che va nella direzione opposta alla necessaria e auspicata semplificazione oltre che all’efficientamento della macchina organizzativa regionale; un duro colpo – rimarca – al settore forestale, già fiaccato per il blocco imposto dall’emergenza Covid 19. In considerazione di tutti questi fattori, che nel metodo e nel merito sono sicuramente negativi, – conclude Aceto – chiediamo di sospendere l’efficacia dell’atto nonché di convocare un urgente incontro, al fine di poter avviare un sereno e costruttivo confronto sul documento, considerato che le disposizioni introdotte rischiano di trasformarsi in un freno anche all’auspicato rilancio del settore forestale calabrese”. |