Secondo quanto si apprende, il governo sta mettendo in campo tutte le strategie per dare il via alla fatidica fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Tra le tante novità che ci saranno, pare, che ci sia l’avvento di un’app per smartphone e tablet che ci farà dare l’addio alla fantomatica autocertificazione cartacea. L’app per l’autocertificazione, dovrebbe avere anche un altro scopo molto importante: consentirà di tracciare i soggetti positivi al coronavirus e di organizzare la riapertura dopo il lockdown.
Come funziona l’app per l’autocertificazione La piattaforma avrà due funzioni principali: servirà a gestire le autocertificazioni eliminando il passaggio della compilazione cartacea di queste ultime e poi sarà impiegata per geo localizzare e monitorare i cittadini. In particolar modo, seguirà gli spostamenti di chi è risultato positivo al coronavirus, così da ricostruire gli eventuali contatti avuti e da inviare alert a chi potrebbe essere a rischio di contagio.
Se, da un lato, l’app di autocertificazione porterà certamente benefici in termini di agilità nella gestione delle uscite dei cittadini, dall’altro, la questione del tracciamento resta più delicata per questioni di privacy. Per questo, in Italia si è scelto per il momento di testare l’app per la mappatura dei contagi in modalità non obbligatoria. Fatta eccezione per chi risulta positivo al virus, che subirà controlli più stringenti, solo gli italiani che daranno il proprio consenso verranno geolocalizzati e tracciati nelle loro relazioni.
L’app per l’autocertificazione sarà compatibile sia con iOS sia con Android e sarà disponibile per il download attraverso un sito governativo. |