Bene il numero di guariti, calano ancora i ricoverati, stabile l’aumento di malati, al minimo le nuove infezioni rilevate in proporzione al numero di tamponi. Se non fosse per il numero di vittime, ancora alto, troppo alto (570), i dati del nuovo bollettino della Protezione Civile sarebbero positivi, pur in un generale senso di stabilità rispetto agli ultimi giorni. Indicazione che il picco c’è ancora, che siamo ancora sul plateau ma si avvicina il momento in cui i dati dovrebbero scendere. L’aggiornamento di oggi parla di un aumento dei malati (ovvero le persone attualmente positive) pari a 1396 unità (ieri erano stati 1195). Oggi sono ricoverate in terapia intensiva 3497 persone, 108 meno di ieri. Sono ricoverate con sintomi 28242 persone, 157 meno di ieri. Sono complessivamente 98.273 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 1.396. Giovedì l’incremento era stato di 1.615. Sono 30.455 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.985 in più di ieri. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 1.979. Sono 18.849 le vittime dopo aver contratto il coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 570. Giovedì l’aumento era stato di 610. “Il quadro conferma lo scenario dei giorni scorsi e ci dà indicazioni di efficacia delle misure. – così dall’Istituto Superiore di Sanità il presidente Silvio Brusaferro – I segnali positivi – prosegue - non devono farci abbassare però la guardia. Le azioni intraprese sono importanti ma non dobbiamo illuderci che la situazione si risolva. Le misure sono essenziali per mantenere la curva, quando sarà scesa,sotto la soglia di 1 per i contagi“, ha aggiunto Brusaferro. Anche nelle regioni del Sud i numeri “sia pure contenuti, sono in calo“, ha detto Brusaferro, secondo il quale, tuttavia, le misure, anche in vista della fase 2, dovranno mantenere una scala nazionale, perché le zone del Paese oggi ’bianche’ perché non hanno casi, possono diventare rapidamente ’rosso intenso’“. |