«La fase di ripartenza dopo l’emergenza coronavirus sarà il momento più importante e delicato mai affrontato in Italia dal secondo dopoguerra ad oggi. Per far ripartire il mondo dell’economia e del lavoro servono, da un lato, le decisioni forti assunte appena ieri dal governo che ha messo in campo 400miliardi di liquidità per le aziende piccole, medie e grandi; dall’altro – soprattutto al Sud - serve una grande campagna di investimento pubblico per la realizzazione di grandi opere. Lo ha annunciato nei giorni scorsi il premier Conte e nelle ultime ore anche il viceministro ai trasporti Giancarlo Cancelleri. E lo Stato è pronto ad investire anche in Calabria seguendo un modello che è quello di Genova». È quanto dichiara la portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, Elisa Scutellà, commentando le indicazioni date dal Governo per programmare la fase di ripartenza post emergenziale. «Il modello Genova – dice Elisa Scutellà - deve diventare il modello Italia. Lo ha detto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e lo rilanciamo con fermezza oggi guardando al prossimo futuro. Quel modello dimostra come il nostro Paese, quanto più è colpito più sa fare squadra e sa rialzarsi, per ritornare più forte di prima. Ed è questa la strada da percorrere per la Calabria: sia sul fronte dell’efficienza che dell’immediatezza delle azioni. Nella nostra regione servono investimenti strutturali e serve far partire subito le nuove opere. Sbloccare cantieri consente di iniettare liquidità nei territori, procedere a nuove assunzioni e creare nuovi innesti nella nostra economia, già duramente provata; soprattutto in un’area che, in questo momento, sta subendo oltre ad una grave emergenza sanitaria anche un ulteriore deficit economico». «Incipit importante e fondamentale – precisa la deputata - per anticipare la crisi economica all’orizzonte è investire sulla rete ferroviaria calabrese attraverso l’alta velocità e far partire le opere già interamente finanziate a partire dai lavori della SS 106 jonica. Ritengo pienamente condivisibile e apprezzabile la proposta avanzata dal viceministro al Mit, Giancarlo Cancelleri di velocizzare i lavori delle opere pubbliche già inserite nei contratti di programma dell’Anas e della Rete ferroviaria attraverso una procedura di semplificazione di tempistiche e modalità. Dico di più, bisognerà avere il coraggio, nel prossimo futuro, di programmare e finanziare nuove grandi opere in zone come la Sibaritide dove c’è il deserto dei servizi. Sappiamo che nelle opere pubbliche i tempi della burocrazia, in ogni fase, costituiscono un fardello che negli anni ha provocato degli stalli indicibili a discapito della rete viaria calabrese con migliaia di cittadini che quotidianamente percorrono le nostre strade tra imponenti difficoltà e poderosi rischi. Cosi come ci sono altrettanti viaggiatori che si ritrovano spesso a dover intraprendere “viaggi delle speranza” per raggiungere i luoghi di lavoro». «Quanto proposto dal viceministro Cancelleri al Presidente del Consiglio e al ministro dell’Economia – aggiunge Scutellà - sulla scorta di un modello Genova da emulare, dimostra che anche in un tempo buio per la nostra salute e per la nostra economia un quadro di rinascita parte anche e soprattutto dalle opere pubbliche, assicurando – conclude - nuovi posti di lavoro e le basi del rilancio dell’economia per ricominciare con il piede giusto». |