Superato questo gravissimo periodo di emergenza che sta mettendo purtroppo in ginocchio tutto il Paese insieme al resto del mondo dovremo sicuramente portare all’attenzione nazionale, delle istituzioni ma anche dell’opinione pubblica, l’assurdità intollerabile ed inaccettabile di quanto accaduto negli ultimi dieci anni con la chiusura, del tutto immotivata, dell’Ospedale Civile Vittorio Cosentino. E lo dobbiamo fare, a maggior ragione alla luce delle gravi contraddizioni e paradossi che stanno emergendo nella difficilissima azione sia di contrasto al contagio da Covid-19 che di assistenza sanitaria dei contagiati: fatte le dovute proporzioni, la fotografia di quanto fatto a Cariati nel 2010 rappresenta, infatti, la chiave di lettura della distruzione progressiva di quello che era uno dei migliori sistemi sanitari nazionali del mondo. È quanto dichiara Filomena Greco ringraziando pubblicamente, a nome suo personale e de L’Alternativa, sia il giovane universitario Vincenzo Coppola che, intervistato insieme al cardiologo Nicola Cosentino nell’ambito della trasmissione televisiva su Rete 4 Fuori dal Coro andata in onda nei giorni scorsi, ha ben interpretato e rilanciato con la necessaria eco mediatica nazionale la denuncia ed il grido di allarme di tutta la comunità e del territorio; sia la bella e giusta lettera aperta che Cataldo Perri, medico, artista e già amministratore pubblico, ha inviato alla Regione Calabria chiedendo e spiegando la necessità di fare in Calabria un tampone per ogni famiglia; nonché rilanciando l’opportunità, soprattutto nel quadro della guerra in corso al Coronavirus, di rifunzionalizzare la struttura ospedaliera di Cariati così come degli altri ospedali dismessi, per ospitare pazienti con patologie diverse dal Covid-19 ricoverati negli Hub o quelli che hanno già superato la fase critica dell’infezione. Al giovane Coppola, ai dottori Cosentino e Perri, così come a tutti quanti – continua – in queste settimane ed in queste ore, rafforzando le iniziative assunte e portate avanti fino ad oggi dall’Amministrazione Comunale nelle sedi competenti, si stanno spendendo, a qualsiasi titolo, in ogni sede, in ogni contesto e con ogni strumento utile, per riportare all’attenzione della Regione Calabria e del Governo Nazionale l’evidenza di un errore gigantesco fatto in passato e che va corretto va il ringraziamento di tutti noi e credo di tutta Cariati; insieme – conclude la Greco – all’incoraggiamento a proseguire senza alcuna Interruzione la battaglia per la riapertura del Vittorio Cosentino, nella massima unità di intenti e con determinazione, sia in questo momento complicatissimo, sia soprattutto dopo l’emergenza, per portare definitivamente su tutti i tavoli istituzionali l’urgenza ormai incontestabile di dover colmare il vuoto di livelli essenziali di assistenza (LEA) prescritto e riportare a queste latitudini la fruizione normale del diritto fondamentale e costituzionale alla salute. |