“Le chiediamo di valutare la possibile necessità di misure ancor più rigorose di sospensione delle attività non essenziali in questa fase per il nostro Paese”. Lo scrivono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Anna Maria Furlan e Carmelo Barbagallo, in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro della Salute Roberto Speranza.
“A distanza di una settimana dalla sottoscrizione del Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Codid-19 negli ambienti di lavoro – si legge nella missiva – riterremmo utile una verifica comune sugli effetti applicativi che tale intesa ha determinato nel Paese. Ciò anche alla luce della progressione dei contagi, nonostante le misure di contenimento fino ad ora adottate”.
La richiesta di sospendere le attività non essenziali, precisano i sindacati, è fatta “nello spirito e con l’obiettivo che ci ha portato responsabilmente a sottoscrivere il Protocollo e a gestire positivamente in questi giorni l’utilizzo degli ammortizzatori sociali e la messa in sicurezza della salute delle persone nei luoghi di lavoro”. |