I sindaci delle città capoluogo diramano nuove ordinanze sindacali per fronteggiare al meglio l’emergenza sanitaria derivante dalla diffusione di Coronavirus. I provvedimenti dei sindaci vanno nella direzione non solo di contenere ulteriormente la diffusione ma anche per andare incontro alla cittadinanza costretta alla vita domestica, fortemente limitata nelle proprie determinazioni personali e lavorative. Dopo le disposizioni drastiche adottate da Flavio Stasi, sindaco di corigliano Rossano, anche il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà di concerto con l’assessore comunale ai tributi ha ritenuto necessario operare un rinvio del pagamento per tutti i tributi, corrispettivi e imposte i cui termini possono essere autonomamente fissati dall’Ente (Tari e corrispettivi del Servizio Idrico Integrato). Lo rende noto, con un comunicato, l’ ‘amministrazione municipale. «La misura – spiegano dal municipio spiegato – è rivolta a sollevare i cittadini rispetto alle incombenze procedurali altrimenti dovute a stretto giro e nel contempo sostenere le aziende del commercio, del turismo e dei servizi che stanno andando incontro a drastici cali di incassi e di fatturato a causa dell’emergenza Covid19 .L’esecutivo di Palazzo San Giorgio ha inoltre disposto di riorganizzare il sistema, diversificando i termini di pagamento, che di norma sono fissati in maniera uniforme per l’intera platea di utenti/contribuenti. Si procederà pertanto – riferiscono dal comune – ad articolare e individuare la data di scadenza del pagamento per gruppo di destinatari». Il sindaco di Catanzaro e presidente della provincia Sergio Abramo ha invece dato disposizioni per la chiusura, da domani fino al 3 aprile di tutti i parchi, le ville e le aree giochi della città. Resterà chiuso anche il Parco della Biodiversità. «Si tratta di una misura – ha detto Abramo – che si inserisce nell’ambito delle diverse limitazioni agli spostamenti già entrate in vigore nei giorni scorsi, e che serve a ridurre ancora di più le possibilità di assembramento e contatti sociali che sono la causa principale di diffusione del coronavirus». A Vibo Valentia, il sindaco Maria Limardo ha disposto il congedo dei dipendenti comunali che non svolgono quelle che sono attività essenziali fino al prossimo 25 marzo. «Si ricorda – scrive il sindaco – che il Dpcm del 9 marzo del 2020 ha imposto ed esteso tutti i vincoli e misure previste nelle ex-zone rosse nell’art.1 del Dpcm dell’8 marzo su tutto il territorio nazionale, imponendo, tra l’altro il divieto di ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e uscita dai territori, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. Chi contravviene a questi obblighi viola la disposizione contenuta all’art. 4, comma 2, del Dpcm dell’8 marzo 2010 “Salvo che il fatto non costituisca reato più grave , il mancato rispetto degli obblighi di cui al presente decreto è punito ai sensi dell’art.650 del codice penale, come previsto dall’articolo 3, comma 4, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n.6″». (qui i servizi che il comune garantisce) «Nell’ambito di tali servizi essenziali – fa sapere il primo cittadino vibonese – è garantita esclusivamente la continuità delle seguenti prestazioni indispensabili per assicurare il rispetto dei valori e dei diritti costituzionalmente tutelati». Anche nel capoluogo vibonese, dietro diverse sollecitazioni, il sindaco ha disposto con ordinanza sindacale la chiusura di tutti i parchi delle ville e degli altri spazi verdi. A Cosenza, Mario Occhiuto, ha disposto per i prossimi 4 giorni nelle ore notturne una lunga serie di interventi di sanificazione dell’intero territorio comunale. Sono ridotti invece gli orari di ricevimento al pubblico degli uffici ricordando ai cittadini che l’ingresso viene regolato per garantire la salubrità degli spazi oltre che delle distanze previste affinché non si propaghi il contagio. Operativi invece gli sportelli telematici ai quali ci si può rivolgere indirizzando delle istanze attraverso la posta elettronica certificata. |