Era sfuggito alla cattura poiché in Germania l’ultimo indagato da ricercare nell’operazione denominata “Doppio Gioco”, eseguita dai carabinieri della Compagnia di Rossano nel settembre 2018. La vicenda, ricordiamo, nasceva nel maggio dello scorso anno, allorquando un settantatreenne di Bocchigliero, a seguito del furto della propria autovettura, si era rivolto ad un suo compaesano il quale si era offerto di svolgere l’attività di intermediario per il ritrovamento dell’autovettura, a fronte del pagamento della somma di 1500 euro. In quel contesto, poi lo stesso anziano si confidava con il proprio figlio, il quale verosimilmente non soddisfatto della proposta fatta dal meccanico quarantottenne, a sua volta avviava contatti con soggetti dell’ambiente cirotano, finalizzati a rinvenire l’utilitaria con una soluzione alternativa: ed infatti in quel contesto l’intermediario subiva la rapina del proprio fuoristrada, nonché veniva malmenato per spingerlo a rinvenire l’utilitaria del settantatreenne senza l’esborso di denaro. All’esito delle indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Dott. Eugenio FACCIOLLA, unitamente al Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Antonino IANNOTTA, il Giudice per le indagini Preliminari di Castrovillari aveva emesso un provvedimento di custodia cautelare nei confronti di PERFETTI Serafino, classe 1978 e LEFOSSE Rosario, classe 1987, PIRILLO Rocco, classe 1984, CORNICELLO Cataldo, classe 1979, MINNELLI Giuseppe, classe 1987 e CIRIGLIANO Antonio, classe 1964. Proprio il MINNELLI, in sede di esecuzione del Provvedimento, non era stato trovato presso l’abitazione a lui in uso poiché, dalle informazioni acquisite dagli uomini dell’Arma, si era trasferito in Germania. Proprio lì, grazie alla collaborazione delle Autorità Italiane con quelle Tedesche, nel corso di un controllo di Polizia effettuato nella prima serata di martedì 26 febbraio, il MINNELLI è stato identificato e per lui si sono aperte le porte del carcere in esecuzione di un Mandato di Arresto Europeo. Attualmente il trentaduenne è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. |