Intitolare una Via o una Piazza all’indimenticabile Prof. Giorgio Leone, storico d’arte, cittadino rossanese che, nel corso della sua brillante carriera, ha ottenuto importanti riconoscimenti su scala nazionale ed internazionale. Lo chiedono, a distanza di un anno dalla sua prematura scomparsa, i familiari del compianto Prof. Leone all’Amministrazione comunale di Rossano quale atto formale per non dimenticare uno dei suoi figli più illustri. Il Prof. Leone, attento cultore della storia dell’arte per vocazione e formazione, viene assunto nel 1982 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nella Soprintendenza per i Beni della Calabria di Cosenza. Trasferito a Roma nel 2002, presta la sua attività in diversi uffici del Ministero fino a ricoprire la carica di Direttore della Galleria nazionale d’Arte Antica di Palazzo Corsini. Così come in Calabria continua, durante il periodo romano, la sua infaticabile attività di ideatore, curatore o organizzatore di numerose mostre, eventi e manifestazioni di grande respiro in Italia e all’estero che hanno ricevuto notevoli consensi e apprezzamenti: San Paolo del Brasile, Cuba, Belo Horizonte, Brasilia, Buenos Aires, Pechino solo per citarne alcune. Dal 1992 e fino al 2016, affianca all’impegno ministeriale, la docenza nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria per i corsi di “Arte e Territorio”, “Diagnostica per i beni culturali” ed “Esercitazioni di Storia dell’Arte”. Autore di numerosi libri, saggi, atti di convegni, cataloghi di mostre, prefazioni, recensioni e articoli sulla cultura artistica calabrese, dal Medioevo fino all’Ottocento, Giorgio Leone ha continuato la sua prolifica attività di ricerca e studio, durata più di trent’anni, anche durante il soggiorno romano con prestigiose pubblicazioni scientifiche sulle Icone di Roma e del Lazio, su Caravaggio, Francesco Cozza e, soprattutto, su Mattia Preti. Di recente, poi, aveva fatto parte anche del Comitato Scientifico della Diocesi di Rossano-Cariati per i festeggiamenti del ritorno a Rossano del “Codex Purpures Rossanensis” (luglio 2016), dopo tre anni di lavori finalizzati a riportare al suo vero splendore il prezioso Evangelario bizantino, il quale ha ottenuto il tanto atteso riconoscimento dall’Unesco quale Patrimonio mondiale dell’umanità. Il Prof. Giorgio Leone, grazie alla sua intensa attività di storico dell’arte, ha ottenuto, con grande merito, numerose Onorificenze. Fra queste figurano quelle di Cavaliere del Sovrano Ordine di Malta, Cavaliere dell’Ordine al Merito e di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Lui era molto apprezzato, grazie alle sue straordinarie doti umane e professionali, nel mondo dell’Arte e della Cultura. Tornava spesso in Calabria, non solo per una serie di incontri culturali, per insegnare Storia dell’Arte agli studenti dell’Unical. Della sua Calabria, infatti, il Prof. Leone era davvero innamorato, al punto di conoscerne, addirittura, quasi ogni pietra. Si era battuto, da meridionalista convinto, per la difesa del patrimonio etnico-linguistico-culturale, oltre che religioso, del Sud. Uno storico d’arte che ha dato molto alla sua terra d’origine e, soprattutto, alla cultura italiana. I familiari, oltre a tanti amici e colleghi, si augurano che, da qui a poco, possa essere intitolata una Via o una Piazza, nella città del Codex, all’indimenticabile Prof. Giorgio Leone. La parola, ora, passa alla Giunta comunale di Rossano per esaudire la richiesta della famiglia Leone. |