L’ospedale di Trebisacce riaprirà il primo marzo, con la riattivazione del Pronto Soccorso. Questo, almeno, l’impegno assunto nei giorni scorsi da Regione e Asl. Ma perché non residuino dubbi sull’effettivo livello di operatività della struttura a partire dalla data indicata, è necessario un preventivo supplemento di chiarezza. Lo chiede il consigliere regionale Gianluca Gallo, facendosi interprete e portavoce delle perplessità di recente espresse dagli operatori del settore sanitario. «Il ritorno in attività del presidio ospedaliero trebisaccese – osserva Gallo – è il risultato della vittoria del territorio, delle associazioni e delle istituzioni locali, che con la loro caparbietà non hanno lasciato nulla di intentato perché clamorosi errori del passato trovassero giustizia. Proprio per questo non si deve consentire che leggerezze od omissioni guastino adesso il tanto atteso, doveroso ritorno alla normalità». Dal generale al particolare: «Credo sia indispensabile, per rispetto verso la comunità ed a tutela del diritto alla salute dei cittadini», prosegue Gallo, «far sì che con urgenza vengono fornite risposte alle Domande, sin qui inascoltate, poste dalle organizzazioni del pianeta sanità. Ad esempio: l’annuncio della riapertura era stato condito dalla rassicurazione che, nel volgere delle successive 48 ore, sarebbe stato emanato un dispositivo per verificare con immediatezza, attraverso la Commissione aziendale per l’autorizzazione e l’accreditamento, la sussistenza dei requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi del Pronto Soccorso. Chiedo: si è dato corso a questo adempimento?». Un interrogativo originato dal dubbio che in realtà alcuna relazione sarebbe stata sin qui prodotta al riguardo, con la conseguenza che nessuno, neppure l’azienda sanitaria, sembra al momento in grado di spiegare documentalmente se spazi e locali siano idonei e sufficientemente attrezzati. Analogo il discorso sul personale sanitario. «In base alla legge vigente – osserva Gallo – la dotazione del Pronto Soccorso dovrebbe comporsi di almeno 9 infermieri, 6 oss, 6 medici ed un direttore medico responsabile della struttura, per poter così garantire una funzionalità h 24. Sarebbe il caso di dare garanzie in proposito, dato che da più parti si lamenta invece la mancata individuazione del personale da destinare al Pronto Soccorso». A seguire, un’ulteriore segnalazione. «E’ stato riferito di un potenziamento dell’ospedale, una volta aperto», dice il consigliere regionale della Cdl, sottolineando tuttavia come «sulla scorta d’una delibera Asp del primo Febbraio scorso per Trebisacce risulti sì autorizzata l’apertura del reparto di Medicina, ma figurano anche la soppressione dei 10 posti letto di lungodegenza oggi esistenti e dei 20 posti della rsa medicalizzata, attualmente esistenti». Conclude Gallo: «Insomma, almeno apparentemente, si è di fronte ad una gran confusione, figlia del contrasto tra annunci ottimistici ed atti istituzionali di tenore opposto. Per questo mi auguro che a breve gli unici interlocutori attendibili e peraltro competenti sul punto, ovvero Regione e Asp, possano intervenire per offrire chiarimenti e fugare tutte le perplessità. Attendiamo fiduciosi».
Avv. Gianluca Gallo Consigliere regionale della Calabria |