La rieducazione del condannato attraverso il suo risentimento sociale, invocata dall’Articolo 27 della nostra Costituzione Repubblicana che sancisce il principio del finalismo pedagogico della pena, rappresenta non soltanto uno degli obiettivi politico-giuridici ancora oggi più ambiziosi a 70 anni dalla sua formulazione ma al tempo stesso una sempre attuale sfida di civiltà alla quale ognuno di noi può e deve contribuire.
È quanto dichiara Mario SMURRA, vice segretario nazionale della Federazione nazionale Agricoltura (FNA) esprimendo vivo apprezzamento per l’iniziativa sociale di qualità che vede ancora una volta protagonista la Casa di reclusione di ROSSANO, diretta da Giuseppe CARRÀ: la composizione, aperta anche alla partecipazione ed al contributo del sindacato, dell’apposita commissione lavoro è chiamata a valutare ed assegnare, sulla base di criteri fissi e preordinati, i punteggi per selezionare i detenuti assegnati a mansioni lavorative anche esterne alla struttura.
La FNA è la sola organizzazione sindacale rappresentata all’interno della commissione all’interno della quale figurano anche quattro funzionari giuridici pedagogici, un rappresentante del centro per l’impiego ed un rappresentante dei detenuti.
Avvertiamo forte – conclude SMURRA – il senso di responsabilità sociale di cui ci facciamo interpreti e che possiamo contribuire a trasmettere nell’ambito di questa nuova iniziativa di solidarietà, che può e deve essere di alto valore pedagogico non soltanto nei confronti dei detenuti ma dell’intera società chiamata ad accogliere, motivare e quindi reinserire concretamente quanti hanno scontato o devono ancora scontare una pena. - (Avv. Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying/3459401195). |