Sembra davvero cambiato tutto per non far cambiare niente anche se i commissari sono arrivati da poco. A loro deve essere dato tempo ed è presto per lamentarsi ma c’è qualcosa che non quadra perché gli viene data troppa libertà. Ma alcuni rinnovi messi in atto dai commissari non fanno bene alla politica. A cominciare dal segretario comunale. Fu scelto da Papasso, già politico di lungo corso, nell’amministrazione sciolta c’erano suoi parenti prima in consiglio, poi in giunta.
Nulla di personale ma non ci sembra che le scelte che faccia non siano sincere e abbiano condizionamenti dettati dalla sua appartenenza politica .
Anche perché, come dicevamo, il suo ritorno è stato voluto dall’amministrazione passata e le sue scelte rispecchiano quanto già fatto in passato con un’altra amministrazione in carica.
Parliamo di ritorno perché, come possiamo ricordare a chi ha la memoria corta, nel 2004 quando venne la prima commissione d’accesso, in una riunione di maggioranza ci fu comunicato che uno dei primi atti che ci comunicò la prefettura e che dovevamo fare con urgenza era risolvere una questione inerente a una occupazione abusiva pluriennale e, appunto, la rimozione dell’allora segretario che era sempre Antonio Fasanella. Questo a rimarcare il fatto che non ci sia nulla di personale ma ci sono degli atti amministrativi che non si può far finta che non esistano. Quindi ci chiediamo, ora cosa è cambiato?
Non volevamo intervenire politicamente per dare tempo alla triade ma alcune scelte ci hanno costretto a farlo. Anche perché in passato quando il commissario prefettizio Emanuela Greco resse le sorti del comune quando mandammo a casa l’ex sindaco, il troppo lasciar fare a dirigenti e segretario scelti dalla passata amministrazione ha portato problemi evidenziati anche nella relazione della commissione che ha disposto poi allo scioglimento per infiltrazione mafiosa.
Siamo a disposizione della commissione per ogni chiarimento anche perché in campagna elettorale facemmo delle denunce pubbliche evidenziate più volte e che in parte sono state riprese nella stessa relazione del ministro.
Mario Guaragna
Segretario politico del “Movimento Popolare”
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