OLIO CAPITALE, un assurdo paradosso: la Calabria, seconda regione italiana per produzione olivicola dopo la Puglia, resta del tutto assente alla più importante fiera nazionale dedicata agli oli extra vergini tipici e di qualità. L’attenzione, istituzionale e finanziaria, mancata al SALONE DI TRIESTE, sarà recuperata – c’è da scommettere – per l’imminente VINITALY 2016 a Verona. Non si riesce purtroppo a comprendere perché sull’extravergine, principale produzione regionale di qualità, la Calabria continui ad investire, si fa per dire, una percentuale di risorse pari o vicina allo zero; mentre sul vino, che rappresenta un decimo della produzione olearia, sono destinate oltre il 90% delle risorse disponibili nel settore. Dove sta il corto circuito? Ed inoltre, che fine ha fatto l’Elaiopolio regionale con doppia sede indicate a corigliano e Gioia Tauro?
È quanto rileva e si chiede Mario Albino GAGLIARDI, Sindaco del Paese del Moscato Passito e coordinatore regionale delle Città dell’Olio.
Assente da un punto di vista istituzionale; mancante dal punto di vista finanziario e, conseguentemente, invisibile dal punto di vista delle produzioni presenti sotto un unico brand Made in Calabria. La Regione – sottolinea GAGLIARDI – alla decima edizione di OLIO CAPITALE è stata capace di contraddistinguersi, in negativo, rispetto alla Puglia che continua, invece, ad investire ingenti risorse e a promuovere le produzioni olearie autoctone. La Regione Puglia era presente, infatti, all’evento internazionale con le istituzioni, le aziende e le associazioni di categoria rappresentative di tutti i settori e territori legati all’olivicoltura.
Ci dispiace riconoscere ancora una volta – dichiara il Sindaco – che sul settore vinicolo, che occupa un decimo del peso e dell’indotto derivante invece dalla produzione olearia regionale, si continuino a dirottare risorse importanti, con una sproporzione che – conclude GAGLIARDI – non si capisce e non tiene conto dei numeri e delle potenzialità ad oggi inespresse. Siamo di fronte ad una disattenzione o ad una miopia politica ed istituzionale che si ripete da anni, che però non può trovare più alcuna giustificazione e sulla quale deve essere aperto con urgenza un confronto a più livelli. A partire dalle associazioni dei produttori.
Al SALONE DI TRIESTE conclusosi nei giorni scorsi, per la Calabria, erano presenti i soli comuni calabresi di SARACENA e TERRANOVA, per la provincia di Cosenza ed il Comune di VALLEFIORITA per quella di Catanzaro, tutti e 3 facenti parte della rete dei 13 comuni calabresi aderenti al sodalizio nazionale guidati da GAGLIARDI. – Era presente con uno stand, inoltre, anche il coordinamento calabrese Città dell’Olio, all’interno del quale sono stati ospitati diversi produttori di AMARONI, di CASTROVILLARI e dell’Area Urbana corigliano-ROSSANO dei quali ultimi GAGLIARDI ha condiviso e rilanciato l’auspicio affinché le due importanti realtà produttive ed istituzionali della Sibaritide entrino presto a parte da protagoniste del sodalizio italiano dell’extravergine.
(Fonte MONTESANTO Sas Comunicazione & Lobbying). |