Data storica, quella del 22 ottobre 2017, in cui, tramite il Referendum popolare, è nata la terza città della Calabria: corigliano-Rossano. Nell’importante comune bizantino si sono recati alle urne, su 30.328 aventi diritto al voto, 13.556 elettori (di cui 6.996 maschi e 6.590 femmine) dove, nella tornata referendaria, ha vinto nettamente il SI’. Il SI’ ha ottenuto 12.715 preferenze, mentre il NO si è fermato a quota 791. Nella città ausonica, su 38.236 aventi diritto al voto, si sono recati alle urne 12.605 elettori di cui 7.674 (61,36%) hanno votato SI’ alla fusione, mentre i NO sono stati 4.833 (38,64%). Un dato che è stato condiviso dai tanti cittadini coriglianese e rossanesi che, in tarda serata, sono scesi in piazza per festeggiare l’importante obiettivo raggiunto. Deve far riflettere, però, il basso numero di affluenza alle urne in cui su 68mila aventi diritto al voto, tra le due città, sono andati a votare poco più di 25mila cittadini. Nasce, nonostante il basso numero di votanti e dopo diversi mesi di campagna elettorale, il nuovo comune unico, corigliano-Rossano, in cui gli abitanti dell’intera area urbana guardano con grande interesse per intravedere finalmente un futuro migliore in un territorio che, negli ultimi anni, ha dovuto fare i conti con scelte politiche mai condivise dai tanti cittadini. Una città con oltre 80mila abitanti avrà, sicuramente, più peso politico nelle sedi istituzionali. Il prossimo sindaco del comune unico “corigliano-Rossano“ potrà far valere le proprie istanze presso il Governo centrale e regionale, al fine di mettere in atto una proficua e mirata programmazione finalizzata, in primo luogo, a creare sviluppo e benessere in un’area vasta, qual è la Piana di Sibari, portando ulteriori ed importanti benefici all’intero territorio e, soprattutto, alla collettività locale. Soddisfati, in modo particolare, per il risultato raggiunto il sindaco di Rossano, Stefano Mascaro, l’intera Giunta comunale, i membri delle 100 Associazioni per quanto riguarda la fusione corigliano-Rossano e, infine, i diversi Comitati per il SI’. Da oggi, dunque, si apre una nuova pagina che riguarda la storia della Calabria con l’istituzione, per volontà degli abitanti dei due importanti centri della fascia jonica cosentina, del comune unico. |