Importante appuntamento culturale tra poesia, paesaggio e comunità, venerdì 29 settembre ad Acri con la partecipazione dello scrittore e poeta Franco Arminio, che si autodefinise “paesologo“ ovvero studioso della paesologia che è una via di mezzo tra etnologia e poesia. L’incontro è un’occasione per parlare di Acri, del destino e della storia comuni ad altri paesi del sud di cui Arminio, 57 anni, nato a Bisaccia, in provincia di Avellino, è un acuto studioso e un profondo conoscitore. La maniFestazione acrese prende il via alle 15.30 con appuntamento in piazzetta Coraca (Torre Civica) per condividere una passeggiata “paesologica“ nel centro storico di Acri in cui Arminio mette in atto il suo personale “metodo“, indagando principalmente la parte emotiva del territorio Proseguirà alle 18.30 a Palazzo Sanseverino Falcone con la presentazione e la lettura dell’ultimo libro di Arminio, “Cedi la strada agli alberi“. All’appuntamento prenderanno parte anche Antonio Prota che parlerà di geo-comunità territoriale, innovazione, promozione e valorizzazione del territorio; Angela Maria Spina (filosofia, poesia e bellezza della fruizione turistico-culturale); Angelo Vaccaro (paesaggio e natura, stupore e memoria). Franco Arminio, (collaboratore de “il Manifesto“, e “Il Fatto Quotidiano“ e animatore del blog “Comunità Provvisorie“ è anche documentarista e animatore di battaglie civili), gira per i paesi della sua Irpinia, per quelli della Lucania, della Calabria, della Daunia, della cintura napoletana, ma anche Molise, Abruzzo e Salento, e ovunque applica il suo metodo, mette in pratica il suo particolare modo di attraversare i territori e raccontarli. Lo sguardo attento del “paesologo“ Arminio non trascura nulla: le piazze, le strade, i bar , i cimiteri, i paesaggi più sublimi e gli scempi della modernità, lo sfinimento e la desolazione, i lampi e gli slanci: tracciando così una vera e propria “radiografia culturale“ del nostro Mezzogiorno. |