FUSIONE, ROSSANO NON HA LESINATO INFORMAZIONI
Candiano a Stellato: nessun incontro disatteso
giovedì 24 agosto 2017 18:54
 
fUsione, Rossano non ha lesinato informazioni

Fusione e finanze, l’Amministrazione Comunale di Rossano non ha mai lesinato informazioni. Né mai si è rifuggito dal confronto sul tema, questa è soltanto una leggenda metropolitana da sfatare. Perché al di là di reciproche manifestazioni di intenti su possibili incontri, non può dirsi che esista un solo invito a data certa o uno specifico riscontro di atti che sia rimasto disatteso. Tutti gli atti conosciuti e conoscibili sono, quindi, incompatibili con le intollerabili ed ormai noiose esternazioni, assolutamente infondate ed oggettivamente fuorvianti, usate oppure offerte come argomento improprio a chi ha assunto, legittimamente, una posizione contraria alla fusione.

Sono, questi, alcuni dei passaggi principali contenuti nella risposta (di cui si allega testo integrale) già trasmessa dall’Assessore al Bilancio Nicola CANDIANO al collega di Corigliano Mauro StellaTO ed al responsabile di settore Gianfranco SANTO i quali nei giorni scorsi – fa subito rilevare lo stesso CANDIANO in premessa – a firma congiunta avevano indirizzato la loro missiva direttamente al Sindaco Stefano MASCARO e soltanto per conoscenza all’assessore al bilancio, senza trasmettere le stessa neppure all’omologo dirigente di settore del Comune di Rossano. – L’Assessore informa inoltre di aver dato mandato al dirigente di concordare con il responsabile del servizio omologo di Corigliano tempi e modalità per lo svolgimento di incontri, nonché per lo scambio delle informazioni e dei chiarimenti ritenuti necessari.

Divulgando il contenuto di quella missiva con prevalenza di tecnicismi per addetti ai lavori – scrive CANDIANO – si è ingenerata l’errata sensazione che ci siano reciproci controlli da effettuare o indici da puntare. Mentre – precisa – siamo e dobbiamo essere nell’alveo della leale collaborazione a fini conoscitivi, perché altrimenti credo che nessuno dei due enti avrebbe potuto e potrebbe manifestare disponibilità. Sicuramente non il Comune di Rossano! D’altra parte – continua – non si vede chi potrebbe avere titolo a giudicare, ove mai di questo si trattasse, in assenza di un soggetto munito dell’essenziale carattere della terzietà, istituzionale e non certo occulto. L’analisi deve comunque andare oltre i numeri che, da soli, non possono risultare esaustivi allo scopo, essendo essenziale la verifica della loro congruità in relazione alla quantità e qualità dei servizi erogati. Senz amai dimenticare l’importanza della prospettiva di accrescimento della ricchezza legata alla realizzazione di attività, di programmi o alle potenzialità del patrimonio.

CANDIANO coglie quindi l’occasione per ricordare che, sin dal suo insediamento, chiese un incontro al Comune di Corigliano recandosi presso la sede di quel Municipio insieme al dirigente del settore finanziario. Da quel momento – chiarisce – le strutture tecniche dei due comuni hanno ricevuto precise indicazioni sullo scambio di ogni utile informazione sulle finanze, al di là ed oltre quel che era ed è possibile attingere ordinariamente in virtù delle norme sulla trasparenza, già di per sé sufficiente ad avere un quadro esaustivo della situazione per quel che serve allo stato delle cose. – Le risposte – prosegue – sono arrivate nel frattempo dai fatti, che contano più di ogni cosa, con le regolari approvazioni dei documenti contabili e di programmazione (in cui la fusione – per Rossano - è definita la madre di tutte le questioni), il riconoscimento del permanere degli equilibri di bilancio pur in costanza del riconoscimento di debiti extra, con correlata copertura finanziaria; la contrazione di mutui per circa due milioni e mezzo. Ed altro ancora. – Rossano nelle sue varie istanze, saggiamente, non è caduta nelle provocazioni provenienti da più parti, perché ha pensato e pensa che la grandezza dell’obiettivo della fusione merita un diverso profilo ed una visione di lungo respiro e, soprattutto, va al di là del destino di chi oggi è o si ritiene classe dirigente, tentato dall’ambizione alla conservazione in orizzonti ristretti. Così come, sempre Rossano, altrettanto saggiamente ha accuratamente evitato qualsiasi obiezione di fronte a delicate situazioni di difficoltà del Comune di Corigliano, indotte da interventi ufficiali di istituzioni esterne; anzi non ha mancato di far sentire la sua solidarietà. – Solo con questo spirito ed in tale contesto – conclude CANDIANO – a prescindere dalla loro utilità attuale, possono tenersi tutti i confronti che si vogliono, anche sulle cifre con lo zero virgola, non fosse altro che per togliere ogni alibi a chi vorrebbe andare in una direzione contraria. - (Fonte: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying – 345.9401195)

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