Pesca a strascico nella Secca di Amendolara, basta con questo scempio! Salvaguardia dell’ecosistema, nuovo appello al Primo cittadino di GALLIPOLI: pratica indegna e dannosa; le flotte pugliesi causano la desertificazione e distruzione della flora e della fauna sottoMarina e in particolare di specie rarissime.
È quanto fa sapere il Sindaco Antonello CIMINELLI informando che il prossimo SABATO 17 GIUGNO si terrà un CONVEGNO-DENUNCIA ad hoc sul tema.
Anche quest’anno - scrive il Primo Cittadino al collega di GALLIPOLI, alle associazioni Pescatori e alle Capitanerie di Porto di Gallipoli e di Corigliano - sul Banco di Amendolara si registra un’attività di pesca che per le modalità poste in essere sta determinando la distruzione di un habitat assolutamente vitale per tutta la fauna dello Ionio. L’utilizzo di reti e di sostanze urticanti per stanare le prede – aggiunge – determinano la desertificazione della vita sul Banco di Amendolara con distruzione di corallo, pinne nobilis, aragoste, il rarissimo scorfano rosso e comunque di tutti gli esseri viventi presenti.
È uno scempio che non può essere consumato a fronte di qualche migliaia di euro e comunque attesa la sistematicità con la quale viene posto in essere. Auspichiamo - continua – che vengano intraprese immediatamente ogni e più opportuna iniziativa al fine di sconfiggere una pratica indegna e dannosa per quel che sostituisce, peraltro, uno strumento importantissimo e vitale per l’economia di Amendolara, ma soprattutto per il turismo, in considerazione del fatto che la Secca di Amendolara è meta, quotidianamente, di escursioni subacquee.
Per quanto ci riguarda continueremo nella nostra opera di dissuasione e di sollecitazione nei confronti di tutti i soggetti deputati alla tutela di quello che costituisce uno dei più importanti siti di produzione dell’intero Mediterraneo. - (Fonte: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying - 345.9401195) |