Fusione, trasparenza e confronti tra i dati economici e finanziari dei due comuni. - Dipendenti, Rossano ne ha 170 ed una spesa di 6 milioni e 128 mila e 561. La differenza fino a 316 unità sono LSU/LPU, il cui costo di euro 2 milioni e 782 mila e 350 euro è a carico della Regione Calabria e del Ministero dell’Interno. Così corretto, il dato è più omogeneo per il confronto con Corigliano che ha un organico di 193 unità e 6 tra lavoratori socialmente utili (LSU) e di pubblica utilità (LPU) ed una spesa di circa 6 milioni e 300 mila euro.
È quanto precisa l’assessore al bilancio Nicola CANDIANO rettificando sia soprattutto quello relativo al personale sia altri dati non corretti sul Comune di Rossano diffusi nei giorni scorsi sui media nel tentativo di offrire una ricostruzione comparata fra le due macchine amministrative in vista del referendum sulla fusione.
È sicuramente apprezzabile – dice – l’iniziativa di seguire con attenzione un tema come quello della fusione di comuni, per generare, così come è stato scritto, la maggiore consapevolezza nelle rispettive cittadinanze. L’obiettivo è dunque quello della conoscenza, per arricchire il dibattito politico e sociale che coinvolge le popolazioni interessate, e non solo. L’impegno – continua – non è per nulla semplice e si fa arduo, allorquando si vuole scendere negli aspetti tecnici, ancor più se relativi ai dati economico-finanziari dei comuni che si prestano a diverse letture a seconda del punto di vista ed in relazione a qualche differenza che può sussistere nella redazione di rispettivi documenti contabili. Dietro ai dati numerici finali ed ai prospetti vi sono scelte da valutare, nella loro sostenibilità e coerenza. Roba da esperti! Il terreno, perciò, diviene ancor più scivoloso quando – aggiunge – si arriva ad operare comparazioni tra i comuni interessati alla fusione. E nel caso della fusione di Corigliano-Rossano i dati riferiti e che si leggono sui media non sempre appaiono corretti.
Per i residui attivi, ad esempio, importante è capire - va avanti l’assessore - se il dato risultante trova giustificazione nell’esistenza di titoli giuridici validi e azionabili. Così come sul versante della spesa, l’analisi deve spingersi oltre ed esaminarne l’impiego in relazione ai servizi offerti e alla loro qualità.
Poi - prosegue - ci sono altri indicatori significativi da tenere in considerazione: il patrimonio netto pari a Rossano ad oltre 120 milioni di euro (Corigliano circa 45.000) oppure il risultato economico che al 2015 ha fatto registrare a Rossano un saldo positivo di circa 3 milioni (ed a Corigliano negativo di circa 6,5 milioni).
È quantomeno poi azzardato - conclude CANDIANO - sostenere che nel documento unico di programmazione (DUP) 2017-2019 il Comune di Rossano abbia glissato sul tema della fusione. Tutt’altro. Esso è letteralmente definito la madre di tutte le questioni e ad essa viene conformata la programmazione nei vari settori. Basta leggerlo! Quanto, infine, alla copiosità del testo, dato in sé del tutto irrilevante, è ancora sbagliato affermare che il DUP di Corigliano consta di 450 pagine a fronte delle 80 pagine di quello di Rossano. Nel primo, infatti, risultano impaginate le linee di mandato, quelle di medio periodo, quadri del bilancio, il piano delle opere pubbliche ed altro; in quello di Rossano invece i documenti di riferimento vengono richiamati ed allegati separatamente. Basta sfogliarlo. - (Fonte: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying - 345.9401195) |