“Quale forza politica presente in città, quotidianamente attenta ed impegnata alle tematiche e problematiche del territorio, non abbiamo finora inteso esprimerci pubblicamente in merito alla questione afferente la destinazione d’uso e le prospettive future dell’edificio Taverna di Schiavonea. Una scelta dettata non da assenza di argomentazioni o disinteresse, tutt’altro. Una linea all’insegna della responsabilità e distante da intenti polemici e posizioni strumentali, piuttosto improntata all’apertura al dialogo ed al confronto con le istituzioni e gli attori sociali coinvolti. Per questo motivo, investiremo direttamente della questione il consigliere regionale Pasqualina Straface, che con la sua nota sensibilità certamente si adopererà alacremente, assicurando tra l’altro il suo impegno istituzionale e la sua disponibilità anche nei confronti dell’Amministrazione comunale”. È quanto dichiara, in una nota, il “Movimento del Territorio con Pasqualina Straface”. “Esprimendo soddisfazione nei confronti dell’Amministrazione comunale in merito all’intercettazione di appositi fondi all’uopo preposti, non possiamo tuttavia esimerci, anche alla luce delle numerose istanze in tal senso pervenute al nostro Movimento da larghi strati della cittadinanza, dalla considerazione che siffatta idea di recupero, adeguamento e allestimento di un edificio pubblico, al fine di migliorare le condizioni di sicurezza e legalità della e nella comunità, mal si coniuga con quella che è la memoria identitaria del borgo marinaro e turistico di Schiavonea e, in particolare, con la natura dello storico Palazzo Taverna. Un passato mai vetusto, che non possiamo e non dobbiamo disperdere, e del quale siamo, al contrario, fieri e orgogliosi. Per anni sede delle scuole elementari, palestra educativa e formativa d’intere generazioni e prezioso punto di riferimento sociale, il Palazzo Taverna, con la sua storia, la sua funzionalità e la sua vocazione, non si configura, a nostro parere, come la sede ideale per ospitare i pur nobili obiettivi prefissi dall’Amministrazione. L’inclusione e l’interazione – affermano dal Movimento del Territorio – rappresentano il baluardo di ogni comunità degna di questo nome, il simbolo della coesione sociale e il risultato per un ottimale vivere civile. Ecco perché per perseguire questi obiettivi, anche e sopratutto per il delicato ambito in oggetto, sarebbe stato necessario coinvolgere la comunità locale nella scelta di siti maggiormente consoni alle finalità del progetto. Tutto ciò allo scopo di non disperdere tali importanti finanziamenti, auspicando un’alternativa soluzione condivisa con gli enti preposti, dopo un attento monitoraggio dei beni immobili nella disponibilità dell’ente comunale e attualmente dismessi. Il Palazzo Taverna merita di essere recuperato e valorizzato non come compartimento a se stante, ma nell’ottica di un processo virtuoso che coinvolga lo storico Quadrato Compagna o Palazzo delle Fiere, il piazzale dello stesso e l’intera area situata all’ingresso di Schiavonea, come offerta culturale e attrattore turistico di un luogo ricco di potenzialità da proiettare all’insegna delle nuove sfide della contemporaneità, ma sempre in coerenza ed in simbiosi con le radici storiche della locale comunità.
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