A migliaia lasciavano il paese, le biciclette, all’alba, per recarsi nella vasta campagna circostante. Sarebbero tornate sul far della sera. E ciò avveniva in tutte le stagioni, col sole, col vento, con la pioggia. Benestanti e ricchi erano pochi, i più erano poveri e poverissimi. E c’era anche chi, costretto, fidava nella quotidiana elemosina. Sono gli anni cinquanta. Il rammendo è diffuso e gli indumenti passano dai genitori ai figli. In tante case manca l’acqua corrente e la lingua ufficiale resta il dialetto. Partirono, allora. Quanti ne partirono per il Nord, per l’Europa, per le Americhe, con un biglietto pagato, a volte, da un’anima buona! E fecero fortuna. Io, che tanti ne ricordo, godo della loro fortuna e li porto ad esempio.
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