Quarantaquattro casi in due giorni. Sono questi i numeri rivelati dal laboratorio tamponi del “Giannettasio” di Corigliano Rossano, riattivato 48 ore fa dopo l’avaria durata diversi giorni. In attesa di processare i tanti test arretrati, continua a preoccupare la curva pandemica. L’infezione, quindi, galoppa ancora velocemente sul territorio, mentre le misure adottate dal sindaco Flavio Stasi potrebbero sortire i loro effetti solo fra qualche giorno. Numeri comunque impressionanti se si considera che negli ultimi 30 giorni i contagi a Corigliano Rossano sono stati 519 (2511 dall’inizio della pandemia, un anno fa). Attualmente – sono i dati ufficiali dell’Asp di Cosenza – ci sono 9 coriglianorossanesi ricoverati in rianimazione, due in più rispetto all’altro ieri, e 39 hanno trovato posto in altri reparti. Singolare anche il caso di un paziente del posto che è stato ricoverato nelle scorse ore a Taranto perché in Calabria tutti i reparti covid sono saturi, compreso il polo Covid del “Giannettasio”, andato in sofferenza perché privato in questi giorni di cinque infermieri, trasferiti ad altri servizi. Sempre negli ultimi 30 giorni, i covid-positivi nella fascia d’età compresa fra 0-18 anni sono 113, in quella 19-50, 224; da 51-70, 133 e sopra i 70 anni, 49. Dati, insomma, che hanno indotto il primo cittadino di Corigliano Rossano ad annunciare già da ieri sera la proroga all’ordinanza che colora la città di “arancione scuro” o rinforzato mentre qualche buontempone in giornata ha diffuso un provvedimento fasullo, molto simile agli originali, in cui si paventava il lockdown totale. Inevitabile la rivoluzione sui social e via WhatsApp che ha che hanno costretto Stasi a dover smentire. Un nuovo decesso, frattanto, si è consumato quest’oggi all’ospedale di catanzaro. Si tratta di un uomo di 79 anni.
Fonte: www.corrieredellacalabria.it |