La notizia della scomparsa dell’illustre concittadino, avv. Giuseppe Gianzi (avvenuta in Roma dove risiedeva ormai da molti anni)ha suscitato enorme costernazione nell’intera popolazione coriglianese e oltre i confini provinciali e regionali portando, inoltre, il presidente della Fondazione “costantino Mortati”, Francesco Tocci, unitamente all’intera compagine dell’Ente, a fare memoria – nel corso della riunione dell’ultima assemblea – dell’emerito concittadino, giurista di chiara fama nazionale e internazionale. “La dipartita dell’avvocato Peppino Gianzi – ha sottolineato tra l’altro, nel corso del suo intervento, il presidente Tocci – ci porta ad innalzare il velo della memoria, in riconoscenza all’uomo, umile e grato alla sua terra e, nel contempo, al professionista che con i suoi riconosciuti e apprezzati impegni professionali ha dato lustro al suo paese natio testimoniando inoltre, con la sua ultima volontà, di essere tumulato tra i suoi cari nel cimitero di Corigliano, pur avendo vissuto lungamente nella città capitolina”. Avendo dato tanto lustro alla sua città e alla Calabria intera, facendosi apprezzare ovunque, l’ultima compagine amministrativa (pre-fusione) guidata dall’ex sindaco Giuseppe Geraci, due anni addietro (il 10 febbraio 2018) gli tributò l’alta onorificenza di Cittadino Benemerito. “Appassionato dello studio e della ricerca – era scritto, tra l’altro nella pergamena –intraprende anche la carriera universitaria, sulle orme e gli insegnamenti del grande Giurista Giuliano Vassalli, più volte Ministro della Repubblica, che lo accoglie nel suo studio in Via della Conciliazione. Diviene, quindi, libero Docente di Diritto e Procedura Penale. Con una coriglianesità mai dimenticata, si impone e si accredita alla universale considerazione, riscuotendo, prima che il plauso alla sua bravura, la stima, l’affetto e il rispetto di Magistrati, Colleghi, cittadini comuni. Oratore forbito, diviene maestro e guida di intere generazioni di studenti e giovani avvocati”.
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