La tradizione del presepe ci ha consegnato una immagine davvero bella e suggestiva dei Re Magi, che ha sempre catturato l’attenzione di tutti, soprattutto dei bambini, facendo accendere l’immaginazione e la curiosità attorno a questi uomini straordinari e misteriosi che, nonostante le loro ricchezze e la loro sapienza, si sono inchinati davanti ad un bambino nato in una mangiatoia, riconoscendolo come il Figlio di Dio.
La festa della Epifania, che oggi viene celebrata dalla comunità cristiana, ci da modo di riflettere sulla supponenza dell’uomo contemporaneo che, incurante di quanto accade nel mondo, si pone, con arroganza, come unico interlocutore della storia e degli eventi. Un atteggiamento, a dir poco pericoloso, che sta causando danni ingenti alla comunità degli uomini e sta mettendo a rischio il futuro stesso del pianeta. L’esempio che ci viene dai Magi, invece, ci consente di comprendere che, potere, ricchezza e conoscenza hanno un senso solo se finalizzati alla ricerca del bene e della verità. Se, oggi, riuscissimo a cogliere e ad interpretare questo aspetto, così come hanno fatto i Magi duemila anni fa, non saremmo solo noi a trarne vantaggio ma l’intera umanità, e non solo in termini spirituali, ma anche in termini di convivenza umana e di salvaguardia e custodia del creato. Il mondo ha bisogno di verità, e non può accontentarsi delle bugie e delle menzogne che vengono, quotidianamente, distribuite e contrabbandate, ma di quella Verità che rende libero l’uomo e lo accompagna verso la salvezza.