“E’ evidente che le scuole vanno riaperte perché sono il nostro investimento sulla formazione delle generazioni future, e quindi va data assolutamente priorità a questo tipo di attività rispetto alle attività sciistiche, fatto salvo che non voglio sottovalutare l’impatto economico per chi di turismo vive“. Lo ha detto ad Agorà su Rai 3 Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità. “Sono a favore della ripresa della didattica in presenza“, ha proseguito Locatelli. “Mi sembra che in questo momento sia in atto una fase di interlocuzione tra governo e regioni e sia stato raggiunto un Accordo per la riapertura delle scuole superiori posticipata all’11 gennaio“. “Questa mattina siamo a 179mila persone vaccinate, quindi un numero tutt’altro che irrilevante“, ha sottolineato Locatelli. “Solo due giorni fa eravamo sostanzialmente a 84.000, quindi in 48 ore abbiamo vaccinato 95mila persone. Come in tutte le cose - ha affermato - c’è bisogno di un periodo di accelerazione, ma ricordiamo che l’Italia, dopo la Germania, è il paese che ha più vaccinazioni in Europa“. “Solo con Pfizer e con Moderna il paese ha più di 61 milioni di dosi a disposizione. Sono cifre assolutamente importanti“, ha ribadito Locatelli. “Già nel primo trimestre dell’anno - ha sottolineato - abbiamo 12 milioni di dosi disponibili per garantire la copertura delle categorie prioritariamente identificate ora, quindi operatori sanitari e ospiti delle Rsa. Poi si passerà agli ultraottantenni e poi si scenderà di età per offrire il vaccino anche alle forze dell’ordine e agli insegnanti per garantire il massimo della riapertura in sicurezza delle scuole“. Poi il presidente del Consiglio superiore di Sanità ha dichiarato: “Mi sono vaccinato, non ho avuto assolutamente alcun problema, è stato un momento importante per me, e spero che il mio esempio in qualche misura possa essere di incentivazione per tutti gli italiani, perché solamente attraverso le vaccinazioni riusciremo a emanciparci da questa situazione“. Locatelli ha spiegato che “il vaccino attualmente disponibile in commercio, ma non sarà diverso neanche per il vaccino che verrà valutato e auspicabilmente approvato domani, cioè Moderna, prevede due somministrazioni e dà una copertura del 95%, che si ha a partire da sette giorni dopo la seconda dose“. “Gli studi clinici pubblicati sulle più prestigiose riviste di medicina - ha proseguito il presidente del Css - riportano che vi è una quota di soggetti che si infettano dopo la prima somministrazione. Questa è una delle ragioni per cui, anche una volta vaccinati, non bisogna assolutamente deflettere dai comportamenti responsabili individuali, come indossare la mascherina - ha concluso - e mantenere il distanziamento interpersonale“. |