Finalmente, dopo tre mesi, siamo arrivati alle battute finali, nonostante le esternazioni social dei consiglieri di maggioranza che ci indicavano come dei mistificatori, dai quali per correttezza istituzionale ci aspettiamo delle scuse pubbliche. Hanno scavato pozzi, hanno speso Soldi pubblici inutilmente, hanno creato disagi inutili ai cittadini, tutto questo per non convocare la famosa Commissione Ambiente ma alla fine possiamo dire: “Missione Compiuta”. Le analisi, di entrambi i laboratori commissionati dal Comune, ammettono che il pozzo di Via Vieste non è nelle condizioni di poter fornire acqua potabile ai cittadini di Schiavonea. Il problema? secondo uno dei laboratori è la grande presenza di ferrobatteri nell’acqua. La causa ovviamente è da rintracciare nella falda acquifera dalla quale si va ad emungere l’acqua. Leggiamo infatti che: “L’analisi ha permesso di osservare la struttura dei fiocchi fangosi, costituiti principalmente da batteri di tipo filamentoso, la cui crescita caotica permette la formazione di una trama reticolare in grado di trattenere altri batteri, sostanza organica. Si tratta di batteri filamentosi ferroprecipitanti che intervengono in modo indiretto nella corrosione dei metalli e si sviluppano in acque in cui sono disponibili sia sostanza organica – nel nostro caso fornita dai livelli chimici di ione ammonio – sia ferro (caratteristiche della falda acquifera) anche quello eventualmente rilasciato da possibili tubazioni presenti in alcune zone dell’area indagata. Grazie al loro metabolismo, ricavano energia dall’ossidazione del metallo Ferro ridotto, depositandolo poi in forma di idrossido ferrico all’interno di secrezioni mucillaginose. Tali batteri, trasportati con il pompaggio, si accumulano nei serbatoi e nelle tubazioni dell’acquedotto, causando la formazioni di depositi, con compromissione organolettica delle acque distribuite nonché della stessa colorazione”. Qui troverete le analisi integrali: http://www.francescomadeo.it/madeo-acqua-a-schiavonea-abbiamo-ragione-ecco-la-verita/#more-7944 . I ferrobatteri possono essere presenti nelle acque provenienti dai pozzi e possono manifestarsi anche dopo l’entrata dell’acqua nelle tubature. In acqua, poiché il ferro ferroso si trova principalmente in ambienti anaerobici, questi batteri proliferano dove le acque aerobiche si mescolano a quelle anaerobiche. I ferrobatteri, insomma, provenienti dal pozzo di Via Vieste coloravano all’interno delle tubature l’acqua di rosso creando numerosi disagi ai cittadini della zona. Con questo ci auguriamo di non incorrere in altre tediose e inutili polemiche e di porre fine ad una vicenda che ha avuto dell’incredibile. Sminuire le intelligenze altrui, considerandosi portatori della verità, non è il giusto atteggiamento per chi vuole ricoprire incarichi di amministrazione pubblica. Ci aspettiamo che al più presto si provveda a fornire acqua idonea alla Comunità di Schiavonea, spurgando con il cloro le tubature ricche di ferrobatteri e chiedendo successivamente ai cittadini di igienizzare ancora una volta le cisterne domestiche per eliminare i ferrobatteri, augurandoci che l’incubo sia terminato qui. All’Amministrazione Comunale chiediamo di utilizzare maggiormente le Commissioni Consiliari, create per garantire la partecipazione dei consiglieri di opposizione, gli unici adeguatamente preparati a svolgere il proprio incarico politico/amministrativo. La collaborazione all’interno del Consiglio Comunale è l’unica strada perseguibile per il bene della nostra Comunità. Con una adeguata condivisione delle problematiche e delle soluzioni, senza offenderci inutilmente sui social, potevate evitare tutto questo.
Francesco Madeo Consigliere Comunale Gruppo Gente di Mare |