Riconoscimento di debiti fuori bilancio con sentenze passate in giudicato anche risalenti al 2016 per un ammontare complessivo di 3,5 milioni di euro. Rispetto di tutti i vincoli di finanza pubblica. Risultato di competenza pari a 9,4 milioni e rispetto dell’equilibrio di bilancio con un risultato nell’esercizio 2019 pari ad oltre un milione. Ricostituzione di tutti gli accantonamenti. Rispetto di tutte le modifiche normative introdotte in materia finanziaria nei mesi scorsi con l’intera ricostituzione del fondo anticipazione liquidità (FAL) che ammonta a circa 28 milioni di euro ed il ricalcolo con metodo ordinario del fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE) per un valore di oltre 61,5 milioni che rientra come vincolo nell’avanzo di amministrazione. Ad esprimere soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio Comunale (riunitosi ieri, mercoledì 29) del primo consuntivo politico della Città è insieme al Sindaco Flavio Stasi l’assessore al bilancio Giovanni Palermo sottolineando l’importante ed imponente azione di ricognizione, avviata sin dall’insediamento della Giunta, del corposo contenzioso e dei numerosi debiti fuori bilancio ereditati dalle passate gestioni finanziarie delle amministrazioni comunali dei due estinti comuni di Rossano e di Corigliano Calabro il cui ultimo ri-accertamento del 2015 – aggiunge – ha determinato l’attuale disavanzo tecnico di meno 37 milioni di euro (sul quale per 6 milioni ha inciso anche la ricostruzione del FAL). Con un risultato politico e sociale – precisa l’assessore – di rilievo storico: l’approvazione del consuntivo consegna al presente ed al futuro della comunità finalmente massima trasparenza nei conti dell’ente, contezza e chiarezza su tutte le voci attive e passive del bilancio, controllo di ulteriori conteziosi derivanti da situazioni pendenti e nessuna ulteriore produzione, in questo esercizio, di un nuovo disavanzo da ripianare. Rispetto alla fotografia della scarsa riscossione dei tributi, cristallizzata nel documento finanziario approvato l’Amministrazione Comunale – prosegue – studierà e metterà in campo azioni mirate finalizzate a contrastare l’evasione fiscale, a partire dalla riconsiderazione e di un confronto obbligato sullo stesso metodo di riscossione. A seguito, infine, della ricognizione delle partecipate, l’Esecutivo – conclude Palermo – sarà chiamato a valutare se permangono a tutt’oggi le regioni per il mantenimento o meno della partecipazione dell’ente nelle attuali società. |